La nostra guida alle tipologie di pavimentazione esterna

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- 18 aprile 2023

3 consigli per fare la scelta giusta

Quando si tratta di scegliere la pavimentazione esterna migliore, è utile tenere in considerazione 3 aspetti:

  • tutti i pavimenti per esterni, generalmente, devono essere: impermeabili, antiscivolo e antigelivo, resistenti ai carichi, agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura. Queste caratteristiche sono tutte indicate nelle schede tecniche dei vari prodotti che è bene visionare sempre prima dell’acquisto.
     
  • Considerare la destinazione d'uso, ossia dove sarà collocata la pavimentazione: se in giardino, su un tratto di strada carrabile, oppure su percorso pedonale o magari a bordo piscina. In questo modo, si individua in maniera mirata il materiale più idoneo e confacente alla funzione che poi dovrà assolvere e alle caratteristiche di resistenza e solidità richieste.
     
  • Tenere presenti le condizioni climatiche del luogo dove sarà inserito: se la pavimentazione per esterni sarà posizionata in luoghi in cui l'inverno è molto rigido, raggiungendo bassissime temperature, si dovrà infatti optare esclusivamente su materiali altamente resistenti, oppure su materiali a basso assorbimento idrico per zone caratterizzate da precipitazioni frequenti.

Perché scegliere il Grès porcellanato per la pavimentazione esterna

Tra le ultime tendenze per la pavimentazione esterna, s’inserisce il desiderio di continuità tra pavimentazione per l’indoor e quella per l’outdoor e il Grès porcellanato rappresenta una scelta ottimale sia per la sua elevata resistenza a graffi, urti e abrasioni, che per la sua caratteristica a non essere intaccato da muffe o muschio e a conservare le sue caratteristiche tecniche e la sua colorazione nel tempo.

L’obiettivo resta comunque quello di creare una sorta di dialogo fra ambienti interni ed esterni e, in tema di rivestimenti, scegliere una stessa soluzione ceramica tanto per gli interni quando per gli esterni consente di perseguire una certa coerenza progettuale, consentendo così di vivere e frequentare piacevolmente anche gli spazi aperti con un maggiore comfort.
La cura dei dettagli e nella scelta dei materiali di qualità riguarda infatti ormai non solo gli spazi interni, ma anche balconi, terrazze, patii e giardini, che sono considerati veri ambienti residenziali di prolungamento agli spazi chiusi.

Ciò a cui bisognerà fare attenzione sarà il coefficiente di scivolosità, classificato come R11 per gli esterni e poi via libera sulle moltissime variati stilistiche in tema di decori, texture, formati e tonalità. Si consiglia di scegliere il Grès porcellanato in finitura naturale o strutturata e non nella versione levigata o lucida proprio per evitare il rischio di scivolamento, in presenza di molta pioggia o addirittura di ghiaccio.

Il decking per non rinunciare al legno anche all'aperto

Per tutti gli amanti della pavimentazione esterna in legno capace di creare anche una sorta di continuità con il parquet che c’è dentro casa, la soluzione ideale è il decking: una speciale pavimentazione caratterizzata da un’alta resistenza agli agenti atmosferici, ma anche ad essere facilmente pulita garantendo sicurezza e igiene soprattutto nelle famiglie frequentate da bimbi piccoli.

Il cosiddetto parquet per esterni risulta essere oltre che molto elegante alla vista, stiloso e dall’effetto naturalistico, anche un materiale prestigioso e dal design che non tramonta mai e può essere a listoni (di lunghezze variabili e ideali per ampie metrature o, ad esempio, i bordi piscina) o a quadrotte, perfette per rivestire terrazzi, gazebi o patii.

Per resistere all’esposizione costante all’esterno e anche alle intemperie, dovrà avere uno spessore di almeno 2 cm ed essere fatto di una specie lignea particolarmente resistente, come lo è il teak; inoltre, può essere rapidamente posato con facilità su qualsiasi tipologia di pavimentazione già esistente, ma con alcune accortezze relativamente soprattutto alla stabilità dei listoni e al deflusso dell’acqua.

Pavimentazione esterna in cotto e pietre naturali

Se siete alla ricerca di una pavimentazione esterna capace di valorizzare un ambiente rustico, la scelta può orientarsi sul cotto, solitamente adatto per pavimentare terrazzi, balconi, scale, ma anche per delimitare magari un’area pranzo outdoor o il bordo della piscina.

Per assicurare una buona resistenza a rotture o crepature, essendo posizionato all’esterno, dovrà essere garantito ingelivo e lo si può scegliere tra le piastrelle di tipologia industriale, oppure quella artigianale che prevede una lavorazione fatta a mano, cuocendole in fornace e quindi rendendole esteticamente uniche e per l’esterno possono anche essere trattate con specifici prodotti idrorepellenti o oleorepellenti.

La pietra naturale è perfetta per gli amanti del territorio e si presenta sottoforma di molte sfaccettature: acciottolato, porfido, marmo, prun, trani… È certamente una scelta elegante, anche se più delicata e soggetta a macchiarsi rispetto, per esempio, ad un pavimento esterno in gres, ma risulta comunque molto durevole nel tempo e, nel caso si dovesse rovinare per qualche motivo, è facilmente “rimpiazzabile” rispetto magari a piastrelle introvabili acquistate anni prima.

I pavimenti in cemento per esterno

Esistono pavimentazioni esterne per terrazzi, balconi, cortili e camminamenti formate da un composto di cemento con l’aggiunta di graniglie colorate e, grazie a sofisticate tecniche di stampaggio, può riprodurre l’aspetto di pietre naturali, ma anche di mattoni o legno, mantenendo inalterate le sue caratteristiche.

Grazie al trattamento con speciali resine, i pavimenti in cemento risultano antipolvere, antisdrucciolo, antiassorbimento e intaccabili da muffe. Inoltre, presentano un elevatissima resistenza agli agenti atmosferici ed, essendo di natura monolitica, non sono soggetti ad assestamenti, tipici invece delle pietre naturali.

Resistono molto bene anche all’usura e possono essere calpestati anche solo poche ore dopo la loro posatura, che deve avvenire però con una temperatura di almeno 10°C, in quanto le basse temperature potrebbero, al contrario, compromettere l'indurimento della resina e/o del cemento della pavimentazione.

Le pavimentazioni perimetrali alla piscina

La pavimentazione esterna che ricopre l’area immediatamente circostante la piscina deve essere scelta con oculatezza, sia per un fattore estetico, ma anche per una questione legata alla sicurezza.

Per rispettare questi due criteri, si può puntare su una di queste soluzioni:

  • piastrelle in gres porcellanato: resistenti e con un’ottima possibilità di personalizzazione; le loro texture particolari permettono di ricreare, per esempio, un effetto pietra naturale o legno molto simile all’originale;
     
  • pietre naturali a prova di graffio, acqua e sbalzi termici. Donano eleganza, si adattano a qualsiasi tipo di ambiente, classico o moderno, e risultano di facile manutenzione.
     
  • Decking, del quale abbiamo già parlato nel dettaglio e che è un legno, prevalentemente venduto in listoni e che però mantiene inalterata la forma, è resistente all’umidità ed esteticamente spettacolare per contornare piscina e abbellire aree limitrofe.
     
  • Wood plastic composite: materiale di nuova generazione derivante dall’unione di scarti di legno industriale e resine termoplastiche. Non richiede grandi manutenzioni, non sbiadisce ed è sicuramente più economico e “tecnico” rispetto ai materiali naturali.

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