- 08 ottobre 2015

Pannelli solari termici

Chiamati anche collettori solari, i pannelli termici sono in grado di fornire all'abitazione acqua calda senza ricorrere a caldaie a gas o boiler elettrici e pertanto consentono un notevole risparmio energetico che si traduce in bollette decisamente molto meno onerose. A di là del puro aspetto economico, si deve sottolineare che l'installazione di pannelli solari termici è soprattutto una scelta rispettosa dell'ambiente perché punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Infatti si arriva quasi ad azzerare il consumo di gas ed elettricità per quel che riguarda la produzione di acqua calda sanitaria, mentre si riduce anche quello per il riscaldamento. Già da alcuni anni l'Unione Europea si è posta l'obiettivo di diminuire del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020, pertanto tutti i paesi comunitari hanno messo in campo degli incentivi per chi fa delle scelte volte al risparmio energetico, come appunto i pannelli solari. L'Italia, in particolare, per la loro installazione, consente la detrazione dall'Irpef del 65% delle spese sostenute, detrazione che viene distribuita nell'arco di dieci anni oppure, in alternativa, si può richiedere il contributo del conto termico che viene erogato per due anni.

Pannelli solari termici funzionamento

Un impianto a pannelli solari termici, che non sostituisce ma integra la caldaia, viene di norma posizionato sul tetto dell'abitazione sulla falda del tetto rivolta a sud, sud est o sud ovest che non sia ombreggiata per la presenza di altri edifici o di alberi. L'impianto vero e proprio consiste in un numero di elementi variabile, secondo il fabbisogno familiare, e da un serbatoio dell'acqua che può essere posizionato anche nel sottotetto. I raggi del sole riscaldano il radiatore presente nei pannelli e questo trasmette il calore all'acqua che viene convogliata nel contenitore allacciato all'impianto idraulico ed eventualmente anche a quello termico. Prima di procedere con l'installazione però la collocazione dell'impianto deve essere valutata da un esperto del settore, che potrà dare i migliori suggerimenti anche riguardo alla tipologia di pannello da scegliere. Attualmente in commercio vi sono tre tipologie di collettori solari: scoperti, vetrati e sottovuoto. I primi sono i più economici e presentano tubicini entro i quali viene scaldata direttamente l'acqua. I vetrati invece sono ricoperti da un vetro che trattiene maggiormente il calore, mentre quelli sottovuoto sono i più costosi, ma anche i più efficienti. Per la massima redditività dell'impianto è bene che il serbatoio dell'acqua sia collocato il più vicino possibile ai pannelli.

Pannelli solari rendimento

Una persona in media consuma 30/50 liti di acqua sanitaria al giorno e un metro quadrato di collettore solare è in grado di riscaldarne quotidianamente dagli 80 ai 130 litri, si deduce che un solo metro di superficie è sufficiente per una famiglia di due persone. Il rendimento dei collettori dipende però sia dalle condizioni climatiche che dalla posizione geografica e la temperatura dell'acqua fornita è variabile: in inverno si aggira sui 40° (ottimale per bagno e doccia), mentre in estate può raggiungere anche gli 80°. In una zona dove il clima è sufficientemente mite i pannelli solari termici soddisfano l'80% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria, mentre se sono collegati anche all'impianto di riscaldamento riescono a coprirne il 30%. Va peraltro affermato che il solare termico deve essere adottato nelle abitazioni in cui sia presente un impianto di riscaldamento a pavimento che non necessita di acqua ad alte temperature. Si deve inoltre ricordare che anche durante le giornate nuvolose o piovose i collettori funzionano regolarmente, ma il loro rendimento è lievemente più basso.

Pannelli solari termici prezzi

Un aspetto che interessa certamente tutti colori i quali intendono installare questo tipo di pannello è quello che riguarda i costi che bisogna sostenere per avere un sistema funzionale ed efficiente. Riguardo ai costi dell'impianto, essi sono notevolmente inferiori a quelli di un fotovoltaico e si aggirano sui 2.000/3.000 euro al metro quadrato, mentre la sua durata è di almeno venti anni. La manutenzione è praticamente nulla, a meno che non si debba intervenire per qualche riparazione che, comunque, non è costosa. Il costo dell'impianto di ammortizza in breve tempo, calcolando il risparmio che è possibile ottenere. Non sono necessarie autorizzazioni per l'installazione, è sufficiente darne comunicazione al Comune, ma se l'edificio ricade nel centro storico l'ufficio tecnico dovrà dare il proprio benestare.

Sfoglia i cataloghi: