Lavandino cucina: soluzioni materiche e nuove idee

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- 29 febbraio 2016

Lavandino cucina marmo

Lavandino cucina: sceglierlo non è poi così facile. Perché si tratta di un elemento fondamentale, usato ogni giorno e più volte al giorno, sempre a contatto con l’acqua e alle prese col rischio di graffiarsi e rovinarsi. Il primo consiglio per tutti, dunque, consiste nel percorrere la via della qualità. Decidendo la forma, il numero di vasche, le dimensioni sia di queste ultime che della struttura complessiva: ci sono i lavelli a una vasca con gocciolatoio, a due vasche, con una vasca grande e una piccola, angolari oppure lineari. Poi viene la questione cruciale, ovvero la decisione relativa ai materiali. Fino a qualche tempo fa, il lavandino della cucina era principalmente in acciaio e in ceramica. Poi sono entrati in scena altri materiali, rivelandosi competitivi, resistenti e in grado di garantire ottime prestazioni. Doti cui si affianca anche un’immagine decisamente gradevole. Stiamo parlando della pietra, della resina, del corian, della fragranite. E del marmo, senza dubbio la preferenza per chi predilige uno stile classico e desidera che la propria cucina sia particolarmente elegante e raffinata. Il marmo è pregiato, raggiunge altissimi livelli estetici grazie alle sue diversificazioni cromatiche, si sposa alla perfezione con arredi in legno e si pulisce con facilità. Certo, non è economico. E non è il materiale più resistente all’umidità. Ma ciò toglie bene poco al suo valore. Davvero ampia la scelta dei marmi Margraf, per quanto riguarda le tipologie ma anche i colori, gli spessori e le finiture. Ci sono per esempio il Nero Belgio levigato o il Giada White lucido, che impreziosiscono una cucina dal carattere minimale ed urbano; ci sono il Bianco Statuario lucido o l’Emperador Dark (nella foto) per uno stile più classico o country; e il Giallo d’Istria spuntato a mano per un ambiente unico nel suo genere.

Lavandino cucina Fragranite

La Fragranite è un materiale esclusivo ideato e brevettato dalla Franke, azienda svizzera fondata nel 1911. E’ utilizzato, appunto, per realizzare una vasta collezione di lavandini cucina. A base di resina e silico, è molto resistente: non si scheggia e non si graffia. La sua superficie è inoltre resistente alle macchie e il colore rimane costante nel tempo perché parte integrante del materiale stesso. La Fragranite è molto igienica grazie a un particolare trattamento agli ioni d’argento che si traduce in una costante protezione dai batteri. Il lavandino cucina in Fragranite ha un’immagine versatile, anche per quanto riguarda i colori, dunque si adatta bene a qualsiasi stile di arredamento. Per quanto riguarda la manutenzione, si consiglia l’uso di detergenti leggeri e di acqua umida per la quotidianità; un panno imbevuto d’alcool o di candeggina diluita è invece la soluzione per eliminare eventuali macchie. Evitare l’utilizzo di ammoniaca, acido muriatico, soda caustica e trielina.

Lavandino cucina Corian

Se la Fragranite è stata brevettata dalla Franke, un altro materiale molto apprezzato per quanto riguarda il lavandino cucina porta invece la firma della DuPont: stiamo parlando del Corian, composto per 1/3 da resina acrilica e per 2/3 di minerali naturali. Trova crescenti consensi grazie innanzitutto alla sua flessibilità, che si traduce in una vasta scelta stilistica. Il Corian è solido, non poroso, atossico; anch’esso, inoltre, consente di evitare la proliferazione di batteri e muffe. Per pulirlo è sufficiente ricorrere a un panno umido e un po’ di detergente. Dura nel tempo e non si scolorisce con la luce del sole. Il Corian permette di “fondere” i lavelli con i piani di lavoro e le pareti in un’unica superficie continua senza giunzioni visibili: un’armonia estetica che va di pari passo con un’innegabile funzionalità.

Lavandino cucina inox

Il lavandino cucina in acciaio inox, come dicevamo, per lungo tempo è stato praticamente solo sulla scena. Adesso deve dividerla con altri materiali, ma ciò non significa che il suo astro si sia oscurato. Anzi. L’inox rappresenta una scelta sicura, ha ampiamente dimostrato la sua resistenza all’usura e alle abrasioni e la facilità con cui può essere pulito (ma si raccomanda sempre di asciugare subito la superficie altrimenti restano sgradevoli aloni). Il lavandino cucina inox può essere incassato in tre modalità diverse: quella standard, la più diffusa, che prevede il bordo sporgente di 8-9 mm rispetto al piano di lavoro; la semifilo e la filotop, in cui non c’è bordo e il lavello si inserisce in uno spessore di 1 mm ricavato nel top stesso. Per quanto riguarda la finitura, l’inox può essere spazzolato (o satinato), antigraffio (microdekor o microtext) e antigraffio di finitura più grossolana (o dekor). Nella foto vi mostriamo un lavello della serie di Foster: spazzolato, con incasso semifilo, una vasca più grande e una più piccola. Tutta la produzione Foster è realizzata con acciai austenitici AISI 304 - 18/10 che, grazie all'alta percentuale di cromo e nichel, garantiscono brillantezza, solidità, resistenza alla ruggine e ai fenomeni corrosivi.

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