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- 22 ottobre 2014

Gerbera significato

La gerbera viene spesso confusa con la margherita per la notevole somiglianza, ma è sufficiente osservarla attentamente per capire quanto sia cromaticamente e strutturalmente diversa. Se volete regalarne un mazzo a qualcuno, badate al colore che scegliete poiché può veicolare svariati significati. Una gerbera rosa manifesterà tutto il vostro amore alla persona a cui la donate, ma se oltre all’amore la passione è incontenibile allora optate per un mazzo di gerbere rosse. Le gerbere gialle vanno a una persona la cui conquista è stata lunga e complessa, mentre le gerbere arancioni simboleggiano l’allegria che vi suscitano determinati amici o conoscenti. La gerbera in veste di pianta e non come fiore reciso ama la luce per cui occorre posizionarla in un punto ben areato, anche se durante i mesi invernali necessita di notevole protezione. Non preoccupatevi poi se durante l’inverno i fiori scompariranno, la pianta infatti entra in stato vegetativo e si prepara a rifiorire in primavera.

Gerbera cura

Si consiglia di ubicare la gerbera in un luogo luminoso e ben aerato, sia che venga coltivata all’esterno, sia in appartamento. Occorre tuttavia evitare l’esposizione diretta ai raggi del sole che potrebbero danneggiare le foglie, soprattutto in estate. La temperatura più idonea alla crescita di questa pianta è di 16/20 gradi. Sopporta bene il caldo se dispone di acqua sufficiente e resiste anche al freddo se viene riparata dal gelo e dalla pioggia e con temperature non inferiore ai 5 gradi. Con temperature di 8 – 10 gradi la pianta entra in stato vegetativo, ovvero non muore ma la sua crescita si arresta; durante questa fase può perdere la sezione superiore che riprodurrà in primavera. Le gerbere prediligono un terreno soffice, leggermente acido e ben drenato in modo che non vi siano ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici; meglio unire alla terra torba e sabbia. Bisogna annaffiarla con regolarità, utilizzando acqua a temperatura ambiente e occorre evitare che la terra sia eccessivamente umida e che si formino ristagni d’acqua; d’inverno bisogna ridurre le annaffiature.

Gerbera pianta

La gerbera ha preso il suo nome dal naturalista Gerber e venne introdotta in Italia soltanto nei primi decenni del Novecento. Si tratta di una pianta erbacea adatta a vivere sia all’esterno che in casa. Ha grandi foglie lobate disposte a rosetta, lunghe dai 20 ai 40 cm, di colore verde, con la pagina inferiore rivestita di peluria bianca; lo stelo è dritto, ricoperto di peli e ha un’altezza di circa 60 cm; ha un’infiorescenza a capolino con fiori più esterni allungati (quelli che comunemente sono considerati petali) e fiori più interni che formano un disco (cioè la parte centrale del capolino). I fiori esterni possono essere bianchi come quelli della margherita, rosa, gialli, arancioni e rossi, i fiori centrali possono essere chiari o scuri, in genere variano dal giallo al nero. La fioritura inizia in primavera e prosegue per tutta l’estate. Si possono reperire fiori, molto belli e colorati, anche in altri periodi se le piante sono coltivate in serra.

Gerbera coltivazione

La riproduzione della gerbera può aver luogo per seme, per talea o per divisione dei cespi. I semi si possono piantare a partire da febbraio o marzo in un contenitore con un terreno formato da torba e sabbia; in circa due settimane si avrà il germoglio dei semi. Quando le piantine saranno giunte a un’altezza di circa dieci cm potranno essere trapiantate nel terreno o in un vaso e trattate come piante adulte. Le talee vanno effettuate in primavera, staccando getti non fruttiferi e trasferendoli in contenitori con terra e sabbia. Anche la divisione del cespo va fatta in primavera; si taglia il rizoma con un coltello, si passa un fungicida sui tagli effettuati, si puliscono le radici e si mettono i pezzi in vasi singoli. La gerbera non necessita di potatura; si raccomanda tuttavia di eliminare i fiori secchi o danneggiati tirando lateralmente lo stelo e le foglie non più verdi che vanno rimosse alla base del picciolo, poiché parti di picciolo rimaste potrebbero essere attaccate da funghi.

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