La caldaia a condensazione

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- 02 agosto 2016

Caldaia a condensazione: di cosa si tratta?

La caldaia a condensazione è un sistema molto innovativo, sviluppato dai tecnici negli ultimi anni per fronteggiare la crescente richiesta di risparmio energetico ed economico dei consumatori. Si può affermare che la caldaia a condensazione rappresenti il modello più evoluto ed ecologico tra i sistemi di impiantistica, in quanto essa cerca di sfruttare in modo completo ogni aspetto del carburante a disposizione. Il funzionamento di questo tipo di caldaie si basa principalmente sul cercare di recuperare la parte di vapore acqueo che solitamente si disperde nel momento della bruciatura, canalizzandolo nell'impianto stesso e trasformandolo in ulteriore energia. Nelle caldaie tradizionali, il vapore acqueo esce dal camino, disperdendosi nell'ambiente, mentre in questi modelli esso viene ripreso e trasformato in ulteriore combustibile. Come avviene questo processo? In termini semplici questa tipologia di caldaie sfrutta la tecnologia della condensazione. Durante questo processo termico, il calore che fuoriesce non viene disperso, ma attraverso uno scambiatore, viene trasferito all'acqua da riscaldare. Così agendo non solo si recuperano quantità importanti di calore latente, ma si evita di immettere nell'atmosfera ulteriore riscaldamento, contribuendo a salvaguardare la situazione ambientale del nostro delicato ecosistema.

Perché scegliere una caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione sta riscuotendo sempre più successo nel settore dell'impiantistica, sostituendosi a poco a poco alle caldaie di tipologia tradizionale. Le ragioni di tale evoluzione chiedono di essere ricercate innanzitutto negli aspetti di risparmio economico e di salvaguardia ambientale. Se inizialmente le proposte di caldaie a condensazione prevedevano un prezzo elevato, esso si è abbassato notevolmente nel corso degli anni, arrivando a porsi quasi a pari con il costo di un caldaia tradizionale. Spesso vengono inoltre elargiti dei contributi statali, atti ad incoraggiare l'installazione o la sostituzione dei vecchi impianti con caldaie a condensazione di fattura moderna. Sostituire la caldaia pre-esistente, o scegliere di installare un nuovo impianto, è un'operazione che può facilmente essere svolta, rivolgendosi a ditte specializzate e certificate. Un aspetto da considerare, risiede sulla tipologia di combustibile esistente, in quanto i vantaggi maggiori si ottengono con un impianto a metano. In base al combustibile impiegato, si riesce infatti a calcolare la possibile capacità di condensazione e di conseguenza il relativo risparmio. In termini pratici, il metano offre una percentuale di condensazione di circa il 10%, il butano l'8% e il gasolio il 6%. Nella scelta di installazione o sostituzione, si deve infine considerare la presenza di appositi scarichi di condensa, indispensabili per il corretto funzionamento del sistema.

Si può risparmiare?

La caldaia a condensazione è un impianto pensato e realizzato per offrire un tangibile risparmio ai consumatori finali, sia in termini economici che funzionali. Essa presenta migliori vantaggi con impianti che convogliano basse temperature. Questo aspetto chiede di essere considerato in termini di presenza umana nell'abitazione, in quanto la caldaia a condensazione genera un risparmio maggiore se l'impianto si pone costantemente in uso a basse temperature. Ciò si traduce in un calore irradiato costantemente, il quale può rappresentare la soluzione ideale per chi trascorre molto tempo in casa e quindi necessità di un riscaldamento continuo nei periodi invernali. Il matrimonio ideale si realizza tra caldaia a condensazione e pannelli radianti, con una temperatura di entrata di circa 40°-45° e una temperature costante di uscita di 30°-35°. In termini pratici ciò si traduce in un calore costante e in un flusso di recupero continuo della condensa da parte della caldaia. Una soluzione ottimale può prendere vita dall'impiego di pannelli solari, i quali si completano con la caldaia a condensazione dando vita ad un circolo di riscaldamento virtuoso, ecologico e assolutamente votato al risparmio. Bisogna considerare che gli impianti di vecchia generazione prevedevano di lavorare con una temperatura di circa 70°-75° in ritorno e di 80°-85° in mandata. Questo aspetto si traduce nella possibilità di impiegare la caldaia a condensazione solamente nei periodi meno freddi, portandola ad una temperatura più basse, ma particolari variazioni nell'impiantistica possono aiutare ad ovviare a questo problema, affidandosi a tecnici specializzati e lungimiranti. Calcoli di natura tecnica hanno definito un risparmio medio di circa 200 euro annui sul costo dell'energia sfruttata, su una base di superficie da riscaldare di circa 100 mq. Il risparmio si pone ovviamente proporzionale alla presenza di pannelli solari, alla stagione in corso e alla metratura delle superfici, fattori che si pongono alla base del consumo energetico necessario per ottenere un buon comfort abitativo.

Funzionamento caldaia a condensazione

Non saremo dei tecnici ma è importante conoscere il funzionamento di una caldaia a condensazione se vogliamo “metterci a norma” e acquistare un prodotto di qualità. Le caldaie a condensazione sfruttano la tecnologia per recuperare parte del calore latente contenuto dal vapore acqueo dei fumi di scarico che, altrimenti, andrebbe perso. Questo vapore è generato dal processo di combustione del gas metano: il calore viene trasferito all’acqua da riscaldare per mezzo di uno scambiatore; in questo modo si recupera il calore contenuto nei fumi che costituisce circa l’11% dell’energia consumata, invece di disperderlo nell’atmosfera. Questo processo permette di ottimizzare la produzione di acqua calda con un minor consumo di energia e in minor tempo. Le caldaie a condensazione devono, quindi, rispondere a specifici requisiti di classificazione energetica imposte dalle direttive comunitarie; prima di procedere all’acquisto è importante verificare l’etichetta energetica del prodotto che riporta informazioni quali la classe energetica, la rumorosità, la potenza, ecc… Da settembre 2015 sono in commercio esclusivamente caldaie a condensazione come imposto dalla legge per le nuove installazioni e i risparmi che si possono ottenere sono di circa 15-20% per la fornitura di acqua calda a 80 °C e del 20-30% per acqua calda a 60 °C; il vantaggio maggiore ovvero circa il 40% lo si ottiene quando si utilizza la caldaia a condensazione per impianti che funzionano a temperature comprese tra i 30-50 °C come nel caso di riscaldamento a pavimento o a parate. Foto: EcoTec Plus VM della Vaillant è una caldaia murale a condensazione con display intuitivo e con testi in chiaro retroilluminato. Auto-adattamento della potenza alle reali richieste, elevato comfort di acqua calda a 3 stelle, consumi elettrici in standby minori di 2W

Migliori caldaie a condensazione

Ma quale caldaia acquistare? Le stelle possono aiutarci! Il top sono ovviamente quelle a 4 stelle assegnate alla caldaia a condensazione. L’investimento iniziale per l’acquisto di questa tipologia di caldaia è più alto rispetto ad una caldaia normale ma viene ammortizzato nel tempo con il risparmio sui consumi, più consistente per coloro che riescono a mantenere bassa la temperatura dei termosifoni. Questo tipo di caldaia, infatti, registra risparmi maggiori alle basse temperature quindi in case bene isolate e, sembra un paradosso, più si utilizza il riscaldamento più si avrà un risparmio economico. La scelta deve essere fatta in proporzione alle proprie necessità: la caldaia deve produrre la quantità d’acqua calda di cui abbiamo bisogno, pertanto si dovrà scegliere la potenza giusta che consentirà di utilizzare contemporaneamente più apparecchi sanitari. Sul mercato la potenza per uso domestico va da 12 kW a 34 kW; sopra i 35 kW, le normative prevedono una serie di adempimenti aggiuntivi. Prima di procedere all’acquisto dovremmo porre attenzione anche ad una serie di caratteristiche: possiamo scegliere tra modelli a muro o a basamento, nel primo caso saranno appese a parete per cui l’ingombro risulta ridotto; quelle a basamento sono dotate anche di un bollitore con una capacità di acqua rilevante. Poi dovremmo considerare dove ubicarla, se all’interno o all’esterno della casa: il primo caso è considerata più pericolosa ma consente una minore dispersione di calore e non è soggetta ai problemi atmosferici a vantaggio della durata. In questo caso si consiglia una manutenzione preventiva per scongiurare problematiche future di maggiore entità. Da ultimo prestiamo attenzione al rumore in quanto le caldaie a condensazione sono dotate di ventola per favorire l’espulsione dei fumi dal camino; se pensiamo quindi di posizionare la caldaia in soggiorno potremmo avere uno spiacevole ronzio di sottofondo quindi l’installazione all’esterno dell’abitazione potrebbe essere la soluzione ottimale per le nostre orecchie. In commercio esistono numerosi marchi e modelli di caldaie a condensazione, ecco la nostra Top Ten: 1) Modello Ecoblock della Vaillant, uno dei brand più apprezzati nel settore riscaldamento; 2) Gamma Victrix di Immergas; 3) Genus di Ariston con display LCD per gestire la regolazione; 4) Caldaie Baxi Duotec con display che comunica eventuali “richieste” della caldaia; 5) Vitodens 200-W della Viessmann ideale per installazione anche su impianti esistenti e in sostituzione di altre caldaie; 6) Savio SuperEvo è perfetta per impianti domestici con riscaldamento a radiatori; 7) Caldaia Full Condes della Daikin-Rotex concentrato di tecnologia ed efficienza; 8) Vitrix Superior della Immergas con bollitore offre prestazioni idrauliche elevate con possibilità di collegarsi a impianti solari termici; 9) Caldaie a condensazione e ibride di Beretta; 10) Caldaia Junkers Cerapur Comfort: semplice da usare, silenziosa è adattabile su ogni impianto domestico, anche in sostituzione di caldaie preesistenti. Foto: Vitodens 200-W è la perfetta espressione del know how Viessmann: i componenti principali che costituiscono il prodotto sono stati sviluppati e progettati dal dipartimento ricerca e sviluppo Viessmann per questa pompa a condensazione ad alta efficienza a basso consumo, a parete ad uso residenziale.

Sostituzione caldaia e agevolazioni fiscali

Il patrimonio immobiliare italiano è, in buona parte, vecchio e obsoleto e necessita di urgenti interventi di riqualificazione, con particolare attenzione alle problematiche energetico-ambientali e della messa in sicurezza degli edifici. La Finanziaria del 2007 è stata infatti prorogata fino al 31 dicembre 2016 per consentire ad ogni cittadino di “mettere a norma” la propria abitazione. Rispetto per l’ambiente, migliore qualità della vita e risparmio in bolletta sono sicuramente incentivi importanti per tutti noi cittadini responsabili; a sostegno di questi valori troviamo anche agevolazioni fiscali che consentono di risparmiare su interventi di efficienza energetica eseguiti in casa per l’acquisto, ad esempio, di una nuova caldaia a condensazione. Fino al 31 dicembre 2016 è possibile, infatti, scegliere tra tre possibili soluzioni: 1) DETRAZIONE 50% IRPEF per ristrutturazioni edilizie e interventi finalizzati al risparmio energetico in immobili residenziali esistenti; 2) DETRAZIONE 65% IRPEF - IRES per le riqualificazioni energetiche degli edifici esistenti; 3) CONTO TERMICO per l'efficienza energetica e l'uso delle fonti rinnovabili negli edifici esistenti (questo incentivo non ha scadenza). I soggetti privati possono beneficiare anche di un quarto incentivo: Iva agevolata al 10% abbinabile alle agevolazioni prima menzionate, e può riguardare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione o interventi di restauro di immobili residenziali già esistenti. Foto: Caldaia murale Clas Premium Evo System di ha un design innovativo e accattivante, dimensioni ridotte così da adattarsi a qualsiasi tipo di arredamento. E' disponibile nella versione riscaldamento in tre potenze: 18-24-35 kW.

Nuovo libretto caldaia

Dall’ 1 gennaio 2016 tutti gli impianti termici per la climatizzazione sia invernale che estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria devono essere muniti del libretto d’impianto che sostituisce il vecchio “libretto caldaia”. Questo libretto diventa la carta d’identità dell’impianto in cui registrarne tutta la vita dall’accensione alla demolizione, passando per tutte le modifiche e sostituzioni dei componenti nonché degli interventi di manutenzione. Il nuovo libretto unico di impianti sarà composto da tante schede quante sono i componenti dell’impianto: i libretti compilati in precedenza, come ad esempio “libretto di centrale” e “libretti di impianto”, dovranno essere allegati al nuovo e se compriamo una nuova caldaia a condensazione la prima compilazione sarà effettuata dall’installatore al momento del montaggio dell’impianto; in seguito sarà aggiornato dal responsabile dell’impianto che potrà essere il singolo cittadino, l’amministratore di condominio o la ditta terza da quest’ultimo delegata oppure dal manutentore. La periodicità della manutenzione per l’efficienza è a discrezione delle singole Regioni e potrebbe variare da 2 a 4 anni mentre per la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità farà fede quanto indicato dal manutentore. La corretta compilazione e aggiornamento del libretto d’impianto aiuta a scongiurare situazioni abitative critiche che potrebbero mettere in pericolo la vita delle persone Foto: Caldaia Tower Green Hybrid di Beretta, con basamento a condensazione per installazione ibrida, gas, elettrico; bollitore sanitario da 200 litri e display remotabile con funzione di cronotermostato. Soddisfa le esigenze di un’abitazione di medi e grandi dimensione gestendo fino a tre zone con temperature indipendenti.

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