Come progettare l'impianto elettrico

- 27 maggio 2015

L'impianto elettrico

Tra i lavori fondamentali da ipotizzare a livello progettuale, quando si decide di costruire o ristrutturare un appartamento, c'è quello relativo all'impianto elettrico per casa. L'impianto elettrico deve essere pianificato con molta attenzione: anche se nella vita quotidiana spesso non ci si pensa, perchè si danno per scontate molte cose, infatti, quasi tutto nelle nostre moderne abitazioni funziona grazie all'elettricità. Quanti elettrodomestici di uso comune hanno bisogno di una presa elettrica, e quanti che invece sono fissi e costantemente in funzione hanno bisogno di essere collocati al posto giusto? Un adeguato impianto elettrico in casa può essere davvero risolutivo anche ai fini dell'arredo: studiarli in contemporanea è sempre una buona norma, perchè un domani si potrebbe voler mettere il frigorifero dove invece è impossibile, oppure il televisore. Predisponendo il tutto già all'origine, non si correrà il rischio di rimanere delusi, o di non poter completare l'arredo della nostra abitazione esattamente come volevamo.

Impianto e arredo

Dunque, elettricità e arredamento non sono due cose così distanti come potrebbe sembrare in un primo momento: sapere dove sono collocate le spine, le prese elettriche, gli interruttori, è fondamentale per la disposizione del mobilio in generale e, più nello specifico, degli elettrodomestici. Oltre a ciò, in Italia c'è una normativa ben specifica che va seguita, e che prevede alcune determinazioni precise da seguire in base ai diversi ambienti della casa. Quindi, compatibilmente alle proprie idee in fatto di arredo, ci si deve assicurare di rispettare alcuni dettami. Prima di tutto, le prese lungo una parete devono essere disposte in modo uniforme: quindi non si può pensare di mettere tutti vicini troppi elettrodomestici. Almeno una presa, necessariamente, deve essere vicino alla porta d'ingresso del locale.

Caratteristiche impianto

Nel bagno ci devono essere almeno due prese, meglio se una prevede anche la schuko, vale a dire le prese tonde tedesche (che sono frequenti delle spine degli utensili domestici). In cucina ci sono poi delle regole più puntuali, da seguire rigorosamente; mentre obbligo comune è di mettere una presa elettrica vicino ad ogni presa telefonica, o attacco televisivo. I pulsanti per la luce devono essere vicino alle porte, e ci deve essere un punto luce in ogni corridoio. Balconi e cantine devono avere a loro volta punti luce e prese, nel primo caso però solo se superiori ad una superficie di 10 metri quadrati. In genere poi è sempre consigliabile installare le luci di sicurezza, quelle cioè che si attivano in caso di prolungati blackout e che impediscono di restare al buio. Questo tipo di impianto sopra descritto è quello base, o standard: ci sono poi dei livelli superiori, che in aggiunta prevedono l'installazione di sistemi di controllo dei carichi, o, nei casi assolutamente più avanzi, l'uso della domotica. Oltre a ciò, ci sono delle caratteristiche minime che un impianto elettrico deve avere: ad esempio, la sfilabilità dei cavi e la presenza di interruttori differenziali. Devono essere previsti tre circuiti di differente amperaggio: a 16 Ampere per le prese, a 10 per le luci e a 12 V per gli impianti di chiamata. Bisogna poi, ovviamente, ottemperare alle normative di sicurezza CEI.

La domotica

Relativamente all'impianto elettrico, una voce speciale merita sicuramente una delle ultimissime innovazioni tecnologiche che stanno facendo il loro ingresso nell'ambito dell'arredo di interni, ed è quello della domotica. Per domotica si intende una casa altamente tecnologizzata, dove gli elettrodomestici e l'impianto elettrico interagiscano da vicino, in modo tale che la gran parte delle attrezzature presenti in casa possano essere controllate anche a distanza e siano, per così dire, "intelligenti". Ad esempio, si possono avere luci che calibrano il risparmio energetico rispetto alla luminosità esterna; impianti di condizionamento di aria o di riscaldamento a loro volta capaci di regolarsi in maniera autonoma; elettrodomestici che si possono comandare attraverso dispositivi a distanza come il proprio smartphone, o cellulare di ultima generazione. Ovviamente, se si vuole realizzare una casa che si basi sull'uso della domotica, l'impianto elettrico dovrà essere calibrato e strutturato su questa base, e quindi ben diversamente rispetto all'usuale. In definitiva, quindi, l'impianto elettrico di una casa si può considerare un po' come il suo sistema linfatico vitale: invisibile e sotterraneo, ma assolutamente indispensabile.

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