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- 23 giugno 2015

Che cos'è il canone RAI

Il canone RAI è una tassa sul possesso di un dispositivo televisivo. Forse qualcuno potrebbe confonderlo con un comune abbonamento di pay-per-view, ma così non è. Tutti coloro che in Italia siano in possesso di un televisore, sono tenuti a pagare l'ammontare di 113,50 (dati relativi a gennaio 2014) al fine di poter godere del servizio d'intrattenimento televisivo statale. Il pagamento avviene entro la fine del mese di gennaio ed è valevole per un intero anno. Tale pagamento, ci mette nella posizione di diritto di fronte alla legge; infatti, qualora un utente non pagasse il corrispettivo del tributo televisivo RAI, si metterebbe al pari degli evasori fiscali, in quanto non andrebbe a denunciare una determinata proprietà. Allo stesso tempo però, esistono casi in cui il mancato pagamento della rata diviene legittimo a patto però che si chieda la sospensione del servizio entro il temine previsto attraverso quella che viene chiamata disdetta canone TV (solitamente il mese i dicembre per sospendere il tributo RAI dell'anno seguente). Ma quali sono i casi peri quali è possibile chiedere la cessione del pagamento?

Quando è possibile richiedere la disdetta del canone RAI?

Il Regio Decreto 246 del 1938 disciplina il pagamento di un corrispettivo economico da saldare in favore del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Tale tassa è prevista non tanto se si guarda o meno i programmi televisivi, ma nel caso in cui si utilizzi o si possegga un televisore. Esistono però delle situazioni in cui è possibile e talvolta necessario richiedere quella che viene chiamata disdetta canone TV. Il primo motivo di richiesta del suggellamento dell'apparecchio televisivo, ovvero qualora si abbia in casa un televisore, ma l'utente si impegna a non utilizzarlo. Una volta, un ufficio incaricato mandava a casa una persona per avvolgere il dispositivo in un sacco di iuta. Oggigiorno tale procedura sembra sospesa, ma è possibile ricevere presso la propria abitazione i dovuti controlli. Un secondo motivo di sospensione del pagamento della rata è previsto qualora non si possegga più la televisione: furto, rottamazione, regalo... in tutti questi casi però è doveroso comunicare e comprovare l'effettiva mancanza del dispositivo. Infine, la sospensione della rata è prevista in caso di dipartita: in questo caso saranno gli eredi del defunto a comunicare il dovuto.

Qual è la procedura per disdire il canone RAI?

Vediamo qual è la procedura per rendere ufficiale la nostra intenzione di soppressione del servizio radiotelevisivo. Nel caso in cui si voglia richiedere il suggellamento della TV, l'utente intestatario del servizio deve provvedere al pagamento di euro 5,16 in favore dell'Agenzia delle Entrate. L'ufficio incaricato è il SAT, lo Sportello Abbonamenti Televisivi che ha sede a Torino (Ufficio 1). Nella causale del pagamento dovrete specificare "suggellamento della televisione" e inviare il tutto al SAT tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Qualora invece si intenda rinunciare al servizio televisivo per cessione, rottamazione, furto o vendita del televisore, quindi effettuare quella che viene chiamata disdetta canone TV, è necessario comprovare il mancato possedimento con denuncia o dichiarazione da parte di chi ha acquistato o rottamato il vostro apparecchio. In questo caso non dovrete pagare nessun versamento, ma sarà obbligatorio comunicare all'Agenzia delle Entrate, Sportello Abbonamenti Televisivi il fatto che non siamo più in possesso del televisore e comprovarlo con fotocopia della denuncia o dichiarazione. Il tutto ovviamente, va inviato sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Chi sono gli esenti al pagamento del canone RAI?

Come detto, gli utenti che sono in possesso di un televisore, ma non hanno intenzione di utilizzarlo, e coloro che non sono in possesso di tale mezzo, sono tenuti a comunicare all'Agenzia delle Entrate la volontà di recedere dal servizio quindi effettuare una disdetta canone TV, affinché non gli venga più richiesto il pagamento annuale del servizio. Eppure, ci sono due casi in cui è possibile godere del servizio radiotelevisivo RAI senza però effettuare nessun pagamento. Per esempio per le persone con età pari o superiore ai settantacinque anni e con pensione inferiore a 517 euro mensili contati su tredici mensilità. Infine, è la stessa RAI che nel febbraio del 2012 ha precisato che, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, non intende chiedere il pagamento della rata per il possesso di personal computer, tablet o smartphone collegato alla rete. Ciò vuol dire che attraverso il web, si potrà gratuitamente, usufruire dei servizi televisivi messi a disposizione sul palinsesto, senza sentirci in dovere nei confronti della RAI.

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