I nostri consigli su come dimensionare i termosifoni

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- 17 luglio 2014

Quando è necessario ridimensionare i caloriferi

Durante i lavori di ristrutturazione di una casa non di rado sorge l’esigenza di sostituire i termosifoni oppure ridimensionarli. In questa sede ci concentreremo sul secondo caso. Il ridimensionamento dei caloriferi è strettamente collegato alla nuova definizione delle superfici e alle nuove volumetrie: si pensi, per esempio, all’abbattimento delle pareti e quindi alla creazione di ambienti più ampi.

Oppure, di contro, si pensi alla realizzazione di pareti che prima non c’erano. O, ancora, può capitare che si debbano spostare i termosifoni da un punto all’altro dell’abitazione. Come procedere nel modo giusto? Bisogna innanzi tutto partire da un presupposto chiave: il dimensionamento dei termosifoni deriva dal calcolo fabbisogno di calorie necessario a produrre una temperatura confortevole in tutti i locali che compongono la casa.

E tale calcolo a sua volta si basa su parametri ben precisi, la cui valutazione deve essere affidata a tecnici specializzati. I parametri sono i seguenti:

Le caratteristiche dell’involucro. Il grado di isolamento termico dell’edificio. La zona climatica e geografica in cui si trova la casa. L’orientamento e l’esposizione solare riconducibili ai singoli ambienti da riscaldare. Il valore della temperatura media dell’acqua nell’impianto.

In foto vedete il radiatore in alluminio Soho di Tubes: è disponibile nella versione verticale singola, verticale doppia, orizzontale singola, freestanding verticale e freetastanding orizzontale.

Come calcolare il numero dei radianti da installare

Quando arriva il momento di installare ex novo, sostituire o ridimensionare i termosifoni, inevitabilmente ci si pone il seguente quesito: quanti radianti occorrono? Innanzi tutto bisogna considerare che il materiale con cui sono stati realizzati i pannelli ha un ruolo da non sottovalutare.

L’alluminio si riscalda molto velocemente ma non è un buon conduttore di calore mentre l’acciaio e la ghisa si riscaldano con lentezza però hanno una resa decisamente superiore. Poi occorre valutare il grado di isolamento della casa, la zona climatica in cui si abita, l’esposizione dei diversi locali.

Se quest’ultima è a Sud, generalmente risulta necessario un minor numero di termosifoni rispetto all’eventualità in cui risulti invece a Nord. E più in generale – ovvio - nelle regioni meridionale fa meno freddo rispetto a quelle settentrionali.

Fatto presente tutto ciò, l’estensione dell’abitazione resta il fattore più importante per stabilire quanti radianti occorrano. Vogliamo darvi indicazioni molto semplici e pratiche:

  • Moltiplicate la larghezza per la lunghezza di ogni stanza per determinarne la superficie in termini di mq. Se è larga 4 metri e lunga 3, ha una superficie di 18 mq.
  • Calcolate la cubatura (mc) moltiplicando il valore superficie per l’altezza: se quest’ultima è pari a 3 metri, la cubatura è pari a 54 mc.
  • Calcolate le kcal necessarie per riscaldare la stanza che stiamo immaginando, considerando una media di 30 kcal al metro cubo. Ottenete 1620 kcal (30 kcalx54 mc).
  • Considerando la potenza di ogni elemento, pari per esempio a 200 kcal, dividete 1620 per 200: ottenete 8,1. Otto, quindi, è il numero necessario di pannelli radianti.


Facciamo comunque presente che in Rete si trovano diversi software di calcolo gratuiti che permettono di fare l’operazione appena illustrata in pochi istanti. E d’altra parte invitiamo comunque a consultare un professionista. In foto il termosifone Vox Extra di Global Radiatori.

Come si calcola la potenza di un radiatore

La potenza termica di un radiatore deriva da diversi fattori fra cui il numero degli elementi radianti, il materiale con cui sono stati realizzati, la temperatura necessaria affinché si riscaldino. Incidono anche la forma e il volume del radiatore stesso.

Nella maggior parte dei casi nel catalogo fornito dall’azienda c’è già l’indicazione della potenza termica espressa in kW termici, quindi non bisogna fare alcun calcolo. Più raramente il parametro che ci interessa è invece indicato in kcal/h, cioè chilocalorie all’ora.

In questo secondo caso è bisogna in primis moltiplicare le kcal orarie per 1,2. Se quindi l’elemento radiante di un calorifero emana, a una determinata temperatura, una potenza termica di 100 kcal/h, facendo la suddetta moltiplicazione si ottengono 120 W termici.

Se il termosifone è composto da 8 elementi, perciò, si moltiplica 120 W x 8 e si ottengono 960 W, ovvero 0,96 Kw. Ebbene, è la sua potenza.

In foto il calorifero ad alta resa Obliquo di K8 Radiatori; è disponibile Disponibile a parete, centrostanza o ‘porcellino’ e sia l’altezza che la larghezza possono essere stabilite in base alle esigenze dei singoli clienti.

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