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- 14 settembre 2016

Manutenzione materassi

Una voce da non dimenticare quando si compila l’agenda dei lavori di casa è senza dubbio ‘pulire materasso’. Dormire fa bene alla salute sia fisica che mentale ed un giaciglio di buona qualità, mantenuto in buone condizioni, contribuisce a migliorare la qualità del sonno degli adulti e dei bambini. In commercio esistono diversi tipi di bedding, tra i più comuni quelli in lana, freschi d’estate e caldi d’inverno, morbidi, ecologici e riciclabili; a molle anche insacchettate o indipendenti; quelli in lattice naturale adattabili alle forme del fisico, ma influenzati dal piano di appoggio; quelli in memory foam, detti anche memory, o in viscoelastico, o in espanso che si ammorbidiscono con il calore del corpo; quelli in gommapiuma. Per i bambini diffusi quelli ortopedici, antisoffoco e antiacaro. La durata di un materasso dipende da diversi fattori: dal materiale, dalla frequenza d’uso, dalla corporatura di chi accoglie, dai movimenti durante il sonno, dalla vicinanza o meno a fonti di calore. Mediamente, comunque, il ciclo di vita di questo prodotto si esaurisce nell’arco di circa 10/15 anni; una scrupolosa manutenzione periodica ne mantiene a lungo le proprietà. Il materasso in lana favorisce la proliferazione degli acari, non si addice pertanto a situazioni di allettamento prolungato; inoltre non è ergonomico, quindi si deforma facilmente. Va voltato spesso, esposto all’aria ed al sole ed ogni due anni deve essere aperto per lavare e cardare la lana. Per un corretto aggiustamento delle imbottiture, materassi nuovi in lattice, a molle, a molle indipendenti, in poliuretano espanso, in fibra richiedono una rotazione testa – piedi ed un capovolgimento sopra - sotto almeno ogni due settimane per i primi tre mesi. Successivamente questa operazione va ripetuta una volta al mese. I materassi foam devono essere girati testa – piedi ogni due settimane per i primi tre mesi, poi una volta al mese. Quelli no flip, come il 90% dei materassi memory, non richiedono l’alternanza sotto – sopra. I materassi a molle ed a molle indipendenti non possono, a differenza di quelli in lana, essere piegati. In foto particolare del materasso Karat Lana Merinos /Seta - Cotone/Seta di Manifattura Falomo. Lato invernale in lana merinos e seta e lato fresco in cotone e seta. All’interno sono contenute 2000 molle.

Pulizia materassi

Anche se sfoderabile, un materasso andrebbe ricoperto con un coprimaterasso a sacchetto da lavare, seguendo le indicazioni riportate in etichetta, ameno ogni due mesi e da sostituire periodicamente o all’occorrenza. L’umidità è nemica di tutti i bedding; facilita la formazione di muffa e ne accelera il deterioramento; per favorirne la fuoriuscita, prima di rifare il letto aprire la finestra e lasciare il giaciglio all’aria. Pulire materasso significa fare in modo che non si accumuli sporcizia ovvero prendersi cura della propria salute. Una buona pratica è senza dubbio quella di esporre il materasso, almeno due volte al mese, al sole anche per debellare gli acari; questi microrganismi che spesso si annidano nel letto, sono infatti fotofobici. Ma occorre fare attenzione: non tutti i prodotti possono essere esposti in modo diretto ai raggi UV, come ad esempio quelli in lattice o quelli in Watergel, un poliuretano espanso. In generale è sconsigliato l’uso di umidificatori nella zona notte e l’utilizzo di elettrodomestici a vapore per pulire i materassi. Quest’ultima pratica, in particolare, favorisce non solo la diffusione di cattivi odori, ma potrebbe agevolare la formazione di parassiti e di muffe. E rovinare irrimediabilmente i memory foam. Anche il ferro da stiro o il phon non dovrebbero essere utilizzati per asciugare il materasso. Salvo indicazioni contrarie del produttore, l’utilizzo mensile dell'aspirapolvere o della scopa elettrica a bassa potenza su tutta la superficie del giaciglio aiuta a togliere polvere, capelli ed altre impurità. La rimozione di residui solidi deve precedere eventuali smacchiature ed operazioni di igienizzazione. In foto Richmond – I miti di Morfeus. Anallergico, sfoderabile, non pieghevole, di facile manutenzione.

Come pulire un materasso

La voce pulire materasso fa riferimento anche alla rimozione di odori e di eventuali macchie. L’operazione è delicata e può, se mal condotta, rovinare il bedding, pertanto, prima di agire controllare attentamente le norme di manutenzione e la garanzia forniti in fase di acquisto oppure rivolgersi direttamente al rivenditore per avere informazioni. Meglio non usare candeggina. L’acqua ossigenata deve essere impiegata con molta cautela poichè, avendo un effetto sbiancante, potrebbe rovinare i materiali di cui è composto il materasso che, in ogni caso, non deve essere impregnato di liquidi, poichè, in caso di cattiva asciugatura, potrebbero sviluppare cattivi odori e muffe. Talvolta Il versamento accidentale di una grande quantità di acqua rende necessaria la sostituzione del prodotto. In genere l’utilizzo del bicarbonato, prodotto naturale, economico, facilmente reperibile e soprattutto non tossico o irritante per persone ed animali domestici, non crea problemi. Secco ed unito a qualche goccia di olio essenziale, ad esempio alla lavanda o all’Ylang Yang, rappresenta un valido trattamento antiodore: la polvere va sparsa su tutto il materasso, lasciata per alcune ore o, se possibile, per un giorno intero, ed eliminata utilizzando l’aspirapolvere. Una miscela composta da un litro di acqua e da due cucchiaini di bicarbonato  può servire per togliere ingiallimenti causati dal sudore, aloni e piccole macchie. Per eliminare macchie di muffa, di sangue o di urina usare acqua tiepida con aggiunta di bicarbonato o di aceto bianco. Per pulire macchie di sangue mescolare due cucchiaini di sale con tre bicchieri di acqua fredda oppure acqua con acido borico. Per la pipì dei gatti, procedere con aceto bianco e succo di limone in parti uguali. Per macchie di caffè, di tea o di trucco potrebbe essere sufficiente acqua tiepida cui aggiungere mezzo bicchiere di aceto ed un terzo di limone. Onde evitare di danneggiare il materasso, prima di procedere alla smacchiatura effettuare un test su un angolino della parte sporca; se non si verificano problemi pulire ed alla fine strofinare delicatamente la zona trattata con un panno in microfibra. In foto materasso in lattice di Estel

Disinfettare un materasso

Le lenzuola devono essere sostituite ogni settimana, il materasso va disinfettato almeno una volta al mese anche per evitare che gli acari della polvere proliferino grazie al calore del corpo ed all’umidità prodotta dal sudore o dovuta al clima. Gli escrementi di questi animaletti, peraltro visibili solo al microscopio elettronico, sono particelle allergizzanti che, attraverso l’aria, vengono inalate anche durante il sonno; prurito a naso e gola, congestione nasale, tosse e occhi gonfi, dermatiti ed eczemi possono essere sintomi di allergia. Gli spray antiacaro hanno un effetto di breve durata, non penetrano negli strati più profondi del materasso ed in alcuni soggetti sviluppano forme allergiche. Pulire materasso vuole dire anche usare rimedi naturali per combattere i parassiti. Il bicarbonato abbatte il numero di acari ed abbassa la quantità di uova che essi producono. Dopo aver aggiunto alcune gocce di tea tree oil, potente disinfettante naturale, cospargere la miscela ottenuta sul materasso, lasciare agire per almeno un’ora e poi togliere con l’aspirapolvere. In alternativa spruzzare acqua con olio di neem o il liquido ottenuto lasciando in ammollo due bustine di tea. Quest’ultima operazione va ripetuta due volte al mese.   Anche vaporizzare di tanto in tanto in camera da letto dell’essenza di eucaliptolo, può servire per combattere gli acari. In foto materasso Fortuna di Bedding Italia. Non trattiene la polvere pertanto previene l’espansione degli acari. E’ un dispositivo medico

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