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- 24 novembre 2015

Il borgo recuperato

Completamente diroccata e in stato di abbandono, a Paderno del Grappa, in provincia di Treviso, è stata  recentemente recuperata, inserendovi due residenze private, la parte terminale di un borgo, le cui strutture più antiche risalgono alla metà del Seicento, puntando, attraverso un restauro conservativo, a preservarne sia la composizione sia l’aspetto originario. Il complesso interessa un lotto di 2600 m2, su cui si ergono immobili per un totale di circa 3000 m3. Il corpo principale del complesso si sviluppa in tre piani fuori terra, e si unisce a un altro edificio di nuova realizzazione mediante un arco a doppia altezza, che assume le forme di un porticato comune senza interventi moderni con calcestruzzo. Un antico forno, testimonianza fondamentale dell’antica corte contadina, è stato mantenuto, assegnandogli le funzioni di orangerie nei mesi invernali e di dependance nella stagione estiva.

I lavori

All’inizio dei lavori l’Amministrazione comunale locale, anche su pressione dei residenti, per evitare operazioni di speculazione edilizia che compromettessero l’integrità del territorio, aveva espressamente richiesto per l’antico borgo un restauro di tipo conservativo, che rispettasse lo stile tradizionale e tipologico della zona, proponendo un’unione formale dei fabbricati che non ammettesse stravolgimenti, proprio per preservare l’aspetto tradizionale delle corti interne delle aie locali. In conformità alle vigenti normative, internamente alle compagini originali in pietra e mattoni, è stata creata una struttura antisismica in c.a., che risulta completamente invisibile. Struttura realizzata con calcestruzzi. Prospetti e tetti ripropongono materiali e componenti della tradizione locale: pietre, laterizi, coppi, pluviali e grondaie in rame, serramenti e travi in legno, camini e archi lapidei, integrati con soluzioni moderne per assicurare elevati livelli di comfort interno e di risparmio energetico. Il progetto architettonico è stato infatti molto attento anche ai temi ambientali, e ha previsto ad esempio l’impianto di pannelli solari e pompa di calore per il riscaldamento e l’acqua sanitaria, un sistema di riscaldamento a pavimento coadiuvato da stufe a pallet, un serbatoio di accumulo. Non poteva mancare il tradizionale camino in pietra, elemento vitale di ogni casa di campagna tradizionale.

Calcestruzzi decorativi

II progetto dell’architetto Sara De Ronchi, impostato su queste linee guida, ha saputo con tratto elegante e garbato riportare alla vita il complesso, ora suddiviso in due residenze circondate da un giardino apparentemente comune, preservandone l’aspetto, i colori e il delicato rapporto con il paesaggio, senza rinunciare alle comodità e alla funzionalità delle tecnologie moderne. Caratterizza il progetto un binomio estetico-funzionale che, attraverso il ricorso a soluzioni dichiaratamente moderne, e in particolare ai calcestruzzi decorativi di Ideal Work, si rivela in grado di dialogare, in perfetta sintonia, con i materiali preesistenti. Nel giardino, con i calcestruzzi decorativi di Ideal Work sono stati creati percorsi e aree in SassoItalia di colore giallo tenue delimitati e integrati con listelli in Pietra di Trani; una soluzione che si sposa perfettamente con gli acciottolati tipici della zona e che crea un piacevole abbinamento con gli intonaci delle facciate.

Cromie e disegni

Splendido il pavimento grigio tortora della dependance, alternato da quadrati marroncino effetto brunito, realizzato con un Nuvolato Acidificato tagliato e colorato a formare un disegno geometrico che ha richiesto una notevole abilità da parte dei posatori.  “Il pavimento è stato realizzato su un mio disegno, tagliando con il flessibile la superficie del rivestimento una volta indurito e colorandone le tracce, dei calcestruzzi” racconta Sara De Ronchi, autrice del progetto. "Ho voluto anche  le pareti interne della dependance rivestite con un prodotto cementizio, un Microtopping di colore grigio, sia per dare continuità al pavimento sia per creare un contrasto evidente con il resto del complesso, che è caratterizzato da materiali antichi e tradizionali come il calcestruzzo. E risultati altrettanto belli li abbiamo ottenuti nei seminterrati, dove sono collocati la lavanderia, i garage, le cantine e altri locali di servizio.

La novità

"L’idea principale era quella di ottenere un pavimento che contribuisse a portare luce in ambienti che strutturalmente ne sono poveri, così è stato posato un Nuvolato lucidato con Ideal Hard grigio al titanio molto chiaro. Si tratta di una lavorazione nuovissima a base di calcestruzzi, che crea un effetto riflettente di eccezionale luminosità, e che contemporaneamente è facilissima da pulire e da mantenere. Partendo da un’esigenza pratica, abbiamo così ottenuto un risultato estetico inaspettato, perlomeno in questa misura”.

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