Come ottenere agevolazioni fiscali grazie al Bonus infissi

- 04 luglio 2023

In cosa consiste il Bonus infissi

Per chi vuole cambiare porte e finestre nella sua casa, può usufruire del Bonus infissi, risparmiando in modo consistente sulla spesa totale. Questa agevolazione si può avere in tre situazioni particolari:

  • attraverso l’ecobonus o il bonus ristrutturazione, fino al 50% di sconto della spesa finale, rimborsato in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi. La detrazione può arrivare anche all’85% nel caso di condomini, la spesa massima è di 60mila euro;
  • attraverso il Superbonus 90% (prima era Superbonus al 110%) con un costo uguale a zero, poiché la sostituzione deli infissi viene fatta rientrare nei cosiddetti lavori trainati rispetto a quelli trainanti più consistenti e legati alle opere per l’efficientamento energetico dell’abitazione, che deve migliorare di almeno due classi energetiche;
  • attraverso il Bonus barriere architettoniche, con una detrazione del 75% sull’importo pagato e la possibilità di utilizzare la cessione del credito.
Sono tutte soluzioni destinate a migliorare la vivibilità all’interno della casa, eliminando sprechi energetici.
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Quali sono i requisiti per ottenerlo

Infissi altamente performanti permettono di ridurre al minimo l’utilizzo di caldaie e condizionatori. Perché tutto è legato, bisogna sempre sottolinearlo, all’efficienza energetica della casa, optando per porte, finestre, serramenti realizzati ad esempio con materiali innovativi isolanti, che non disperdano calore, con vetri basso-emissivi.
Infatti, la sostituzione dei vecchi infissi con modelli a risparmio energetico, permette all’immobile il miglioramento degli indici di trasmittanza (dispersione di calore) e di isolamento termico.

Ma quali sono gli altri requisiti per ottenere il Bonus infissi e dunque approfittare dell’agevolazione fiscale? L’edificio deve essere accatastato, avere un impianto di riscaldamento ed essere in regola con tutte le normative locali e nazionali a livello urbanistico, nonché con i tributi dovuti. Possono richiedere il Bonus i proprietari, ovviamente, ma anche i locatari in affitto, i comodatari, i conviventi.
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Per quali tipi di infissi vale la detrazione 75%

È possibile approfittare della detrazione fiscale del 75% per cambiare porte e finestre, con un Bonus infissi particolare, con la possibilità di utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura, all’interno del Bonus barriere architettoniche. Un risparmio in più del 25% al posto del 50% attraverso ecobonus o ristrutturazione.

  • Ci sono però alcuni requisiti specifici, affinché i nuovi infissi rispecchino certi parametri contro le barriere architettoniche. Infatti, devono avere:
  • altezza delle maniglie tra i 100 e i 130 cm, preferendo 115 (anche l’eventuale dispositivo di comando deve rispettare queste altezze);
  • meccanismi di apertura e chiusura facili da manovrare;
  • parti mobili da usare con una lieve pressione, sia all’interno sia all’esterno;
  • spigoli delle ante apribili sagomate e protette per non farsi male.
Il bonus per le barriere architettoniche si può applicare anche alle porte interne, eliminando quelle troppo strette (la larghezza ottimale è 85-90 cm) o con la soglia alta, creando un’area di manovra adeguata per movimentare ad esempio una sedia a rotelle. Sono interventi ammessi nella detrazione assieme ad altri lavori di manutenzione straordinaria per eliminare altre barriere.
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Cosa fare per ottenere questa agevolazione fiscale

Il Bonus infissi con detrazione al 75% è una speciale agevolazione che viene resa possibile al contribuente all’interno del Bonus per le barriere architettoniche. In caso contrario, bisogna affidarsi al normale Bonus infissi del 50% all’interno di ecobonus o bonus ristrutturazioni. Da ricordare che, eliminando le barriere architettoniche, migliora in totale l’accessibilità della casa per tutti, non solo per chi ha reali problemi di movimento.
La spesa massima sostenuta deve essere di 50mila euro per edifici unifamiliari e/o indipendenti; 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità che compongono l’edificio per gli immobili composti da due a otto unità immobiliari; 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per immobili con oltre otto unità immobiliari.
Oltre ai proprietari di casa, del bonus per l’abbattimento barriere architettoniche, possono avvalersi anche locatari e comodatari.

Tra i requisiti, l’affidamento dei lavori a aziende iscritte alle locali camere di commercio, e la presenza di edifici già costruiti o che hanno ottenuto il permesso di costruzione dopo i primo gennaio 2017. Non sono ammessi quelli in corso di costruzione.
La scadenza per poter usufruire del bonus è il 31 dicembre 2025. Bisogna poi conservare tutte le ricevute e le fatture dei lavori, presentare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dall'inizio dei lavori, utilizzando il modello F24 telematico, con tutta la documentazione utile.
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