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- 08 ottobre 2015

Prezzo dell'ascensore per disabili

Il prezzo di un ascensore di questo tipo può variare in base a diversi fattori, specie considerando detrazioni ed agevolazioni a cui tale acquisto può essere soggetto. Anche i costi relativi all'installazione sono detraibili. Sul prezzo finale, comunque, si ripercuotono diversi fattori. Innanzitutto il lavoro di un esperto che verifichi la fattibilità sui luoghi e quello di un esperto responsabile della sicurezza sui lavori. Si includono, nella maggioranza dei casi, anche le spese per il trasporto e per il montaggio. Mediamente il prezzo di un ascensore domestico per disabili va da un minimo di 15 mila euro ad un massimo di 40 mila euro, a cui vanno poi aggiunti i costi che riguardano le opere murarie necessarie per l'installazione dell'ascensore stesso. Nel computo del costo finale che si andrà a sostenere è bene tenere strettamente in considerazione anche il fatto che si potrà beneficiare, in base alla vigente normativa, dell'Iva agevolata al 4%. Questi, quindi, i parametri che sommariamente vanno tenuti in considerazione nel momento in cui si decide per l'acquisto ed il montaggio di un elevatore di questo tipo nella propria casa.

Normativa sull'ascensore per disabili

La normativa sugli ascensori di questo tipo è abbastanza chiara, in quanto è importante salvaguardare i diritti di tutti i portatori di handicap. Questa è contenuta nel Decreto Ministeriale numero 236 del 1989 che regola la situazione in maniera più che specifica, anche se poi le leggi a cui bisognerebbe rifarsi sono diverse e riguardano soprattutto le agevolazioni previste per le opere effettuate al fine di abbattere le barriere architettoniche. La regola principale consta nelle dimensioni che deve avere la cabina dell'ascensore che deve essere adeguata ad ospitare comodamente la sedia a rotelle. Anche le porte devono essere adeguate. I comandi devono essere, poi, collocati ad un'altezza giusta. Il decreto in oggetto, inoltre, specifica che ogni piano a cui si ferma l'ascensore deve essere abbastanza grande per garantire la manovrabilità della sedia. Un accenno a parte merita la normativa riguardante l'installazione di ascensori per disabili in condominio. In questi casi, la normativa vuole che si ottenga la maggioranza in assemblea. Anche se non raggiunta è possibile procedere a spese proprie, facendone apposita richiesta al proprio Comune di residenza.

Ascensore per disabili in dwg

Il dwg è un linguaggio di progettazione molto usato per i file Autocad. Esistono, naturalmente, svariate tipologie di progetti di ascensori in dwg. Si tratta di particolari costruttivi in cui si evidenziano sezioni e piante degli ascensori in questione. Il dwg, naturalmente, è quasi incomprensibile per chi non si intende di questo tipo di linguaggio di progettazione, ma risulta molto utile a chi lo consulta ed utilizza quotidianamente. Normalmente tali progetti sono accompagnati da presentazioni di vario tipo che riguardano anche le peculiarità (magari rispetto ad altre tipologie di ascensore), il movimento e, a tratti, l'aspetto estetico dell'ascensore in esame. Alcuni progetti di ascensori per disabili in dwg sono visualizzabili direttamente online. Tra i siti maggiormente consultati ed accreditati si colloca dwglab.com. La voce di menù relativa è, naturalmente, quella relativa agli ascensori. Il menù è abbastanza intuitivo ed il caricamento delle pagine avviene senza alcuna tipologia di problemi.

Ascensore per disabili in condominio

Se c'è un argomento che da sempre infuoca le già accesissime riunioni condominiali, questo è sicuramente l'argomento ascensori in condominio o per meglio dire la sua installazione. Non tutti, infatti, sono a conoscenza della normativa che regola la questione. La legge a cui si deve fare riferimento in questi casi è la numero 220 dell'11 Dicembre 2012, mediante la quale si ha l'indicazione sul quorum necessario in assemblea per dare parere positivo, o negativo, in sede assembleare. Per poter dare il via ai lavori, il parere favorevole deve provenire dalla maggioranza degli interventi che abbiano almeno il 50% (ovvero in parole povere la metà) del valore millesimale del condominio all'interno del quale andrebbero effettuati i lavori. Per quanto riguarda la divisione delle spese tra tutti i condomini, in caso di parere negativo, ovvero qualora manchi la maggioranza, l'interessato può comunque procedere con l'installazione, assumendo sulle proprie spalle l'intero costo dell'opera e facendone, preventivamente, apposita richiesta al proprio Comune di residenza.

Dimensioni dell'ascensore per disabili

Per quanto concerne le dimensioni degli ascensori per disabili, quelle minime cui deve essere soggetto variano in base al tipo di edificio in cui viene installato. Tali differenze dipendono dalla tipologia di immobile. Cosa significa tutto ciò? Per tipologia si intende se trattasi di un edificio con impianto già esistente o di uno nuovo in cui va fatta di sana pianta l'installazione. Per gli edifici con impianti già esistenti, per i quali si parla di adeguamento, la profondità dell'ascensore deve essere minimo di 1,20 m e la larghezza minimo 0,80 m. Sui pianerottoli all'ingresso dell'ascensore deve esserci uno spazio di almeno 1,40 x 1,40 m di dimensioni, al fine di consentire la manovrabilità della carrozzina. Per i nuovi edifici si fa un'ulteriore distinzione tra quelli non residenziali e quelli residenziali. Per i primi l'ascensore deve avere minimo 1,40 m di profondità e 1,10 m di larghezza, abbinati ad una piattaforma di 1,50 m per ogni lato. Per gli edifici, invece, che risultano essere residenziali, le dimensioni minime devono essere di 1,30 m di profondità e 0,95 m di larghezza con uno spazio in piattaforma pari a 1,50 m per lato.

Agevolazioni per disabili

Le leggi che regolano le agevolazioni per l'ascensore per disabili per quanto concerne il cosiddetto abbattimento delle barriere architettoniche sono abbastanza recenti. La prima grande novità introdotta recentemente consta nell'aumento della detrazione Irpef di ben 14 punti percentuali, passando dal 36 al 50% (fino ad una spesa massima di 96 mila euro). In parole povere questo vuol dire che l'ascensore verrà a costare la metà, potendo recuperare fiscalmente l'altra metà. Al momento tale agevolazione è valida fino al 31 Dicembre 2015. A questa si aggiunge la detrazione del 19% sull'intera spesa. Le regioni offrono inoltre diversi contributi in base alla legge numero 13 del 1989 (per l'abbattimento delle barriere architettoniche). Tutti i contribuenti possono accedere alle agevolazioni che prevedono la detrazione al 50%. Quelle relative alla percentuale del 19%, invece, sono riservate ai disabili con minorazioni di tipo fisico, psichico o sensoriale che rendono il soggetto socialmente svantaggiato o, peggio, emarginato. Informarsi per tempo, quindi, prima di iniziare i lavori è una buona norma. Solo così si potranno conoscere i contributi eventualmente previsti dalla propria regione.

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