I tavoli da cucina possono avere una forma rotonda, quadrata oppure rettangolare. Il tavolo rotondo ha un look easy, è democratico, abbatte le gerarchie e permette a tutti i commensali di comunicare facilmente fra loro; è privo di spigoli e consente anche di utilizzare una sedia in più, stringendosi un po’. A parità di dimensioni, inoltre, accoglie un numero di ospiti superiore rispetto a un tavolo quadrato.
Quest’ultimo, di contro, è molto pratico e poco ingombrante. Può essere considerato una buona soluzione salvaspazio, anche perché è possibile poggiarlo contro una parete quando non serve o nel caso in cui il quarto posto non si necessario. Come quello rotondo, anch’esso garantisce l’equidistanza fra i commensali.
Chi invece non ha particolari problemi di spazio in cucina può optare per il tradizionale tavolo rettangolare, che accoglie più persone anche se crea delle gerarchie (vedi capotavola) e non permette a tutti di dialogare in modo agevole. D’altra parte, è il massimo quando si tratta di invitare amici e parenti, è dotato di grande personalità e all’occorrenza si trasforma in un piano lavoro comodo e funzionale.
Chi decide di acquistare il tavolo da cucina e le sedie coordinati, non deve porsi il problema degli abbinamenti. La tendenza del momento, però, va in un’altra direzione. Che coincide con la scelta di tavoli e sedute non appartenenti alla medesima collezione. La diversità si traduce in originalità e personalizzazione, anche se trovare gli accostamenti vincenti può non risultare facile.
Il segreto è mantenere un filo conduttore e a tal proposito ci sono varie possibilità. Tanto per cominciare, si può andare alla ricerca di prodotti che siano accomunati dallo stile, e ciò permette di giocare con le forme e i colori. Oppure, proprio il colore può essere il leit motiv; il monocromo è sempre ambasciatore di eleganza, anche se si consiglia di mantenere comunque una certa continuità stilistica. Un tavolo moderno e minimalista bianco, per esempio, inevitabilmente stona con sedie altrettanto candide ma caratterizzate da un’estetica classica.
Oppure il fil rouge può essere il materiale, ma vale la raccomandazione di cui sopra. Proprio a quest’ultima opzione è riconducibile un altro trend molto gradevole, che consiste nell’abbinare a un tavolo in legno delle sedie altrettanto in legno, ognuna di un colore differente. Il mix risulta vincente, d’altra parte, anche se si tratta di sedute in metallo.
Lo ribadiamo: i tavoli rotondi e quadrati si rivelano molto adatti anche alle cucine piccole. Ma non rappresentano l’unica soluzione per gli ambienti poco estesi. Ottime alternative sono, tanto per cominciare, i tavoli allungabili, che si estendono in poche mosse e arrivano ad accogliere anche il doppio dei commensali.
E ancora, crescenti consensi riscuotono i tavoli scorrevoli, che cioè scompaiono all’interno di un elemento di arredo (una base, per esempio, ma anche il blocco isola) e riappaiono all’occorrenza in una manciata di secondi. Doveroso prendere in considerazione anche i tavoli da cucina a ribalta, il cui piano – quando non bisogna utilizzarlo – si colloca in posizione verticale. Ci sono anche modelli a ribalta caratterizzata da una superficie divisa in tre parti: quella centrale resta fissa, le due laterali aderiscono ai fianchi e si riallineano al momento opportuno.
Se la cucina non viene utilizzata per consumare pranzo e cena, ma al massimo fare colazione e/o concedersi un break, risolutivi possono rivelarsi i tavoli rotondi stile bistrot ma anche i modelli a mensola, che sono fissi, ospitano due persone per volta e aggiungono un tocco glamour.
Come regolarsi se la cucina è a vista sul living? Dipende dallo spazio disponibile e dai gusti, nonché dalle abitudini personali. Se l’ambiente è molto ampio, non si hanno particolari limiti e si può tranquillamente scegliere un tavolo quadrato, rettangolare o rotondo, sistemandolo magari in modo che funga anche da elemento divisorio fra l’area dining e l’area relax.
In alternativa, ribadiamo che molti blocchi isola sono dotati di tavoli estraibili o tavoli fissi “attaccati” all’isola stessa, che quindi formano una specie di prolungamento o più di rado sono collocati perpendicolarmente. Anche la penisola può essere utilizzata come tavolo cucina, però spesso non accoglie più di tre persone e comunque diventa necessario utilizzare sgabelli che possono non risultare comodi.
Qualunque sia la scelta, il consiglio è quello di non saturare la stanza: al di là dell’estensione della superficie, posizionare un ampio tavolo poco distante da un’isola può dare un senso di oppressione e risultare, anche dal punto di estetico, una pessima mossa.