Quando si parla di “plastica” si dice tutto e niente. Questo materiale, tecnicamente definito tecnicamente “polimero” racchiude una vastissima cerchia di sottocategorie caratterizzate da caratteristiche fisico chimiche ed estetiche totalmente differenti. I polimeri sono utilizzati oggi per plasmare moltissime categorie di oggetti e arredi, tra cui le sedie: le sedute in plastica si caratterizzano per pregi come difetti, ovviamente legati al materiale. Scopriamo i pregi delle sedie in plastica, generalmente realizzate in policarbonato oppure in polipropilene:
Quando si parla di sedie in plastica, generalmente si intende sempre indicare sedute in policarbonato e sedute in polipropilene, le più comuni. La sedia in plastica che sia PC (policarbonato) oppure PP (polipropilene), ha dimostrato di avere svariati vantaggi in grado di renderla un prodotto di design iconico, versatile, comodo. Scopriamo le caratteristiche e le differenze delle sedie in PP e PC: PP: polimero termoplastico con bassa densità, buona resistenza all’abrasione e buona resistenza termica e elevato carico di rottura. Al tatto nasce ruvido ma può essere reso liscio, più resistente ai graffi del policarbonato. Il polipropilene è meno resistente agli urti, più facilmente infiammabile del policarbonato, è un materiale leggero, inodore, non tossico e molto resistente, non ecologico poiché di derivazione dal petrolio. Le sedute in polipropilene risultato opache, disponibili in svariate colorazioni, colorate in massa: proprio per questo anche se graffiate o rigate, il colore resta tale nonostante l’incisione o il deterioramento. PC: poliestere dell’acido carbonico con alta resistenza alla flessione e al peso, le superfici sono lisce e più facilmente graffiabili rispetto al polipropilene. Il policarbonato è più resistente agli urti e meno facilmente infiammabile del PP. Leggero, trasparente e con elevata resistenza termica, il policarbonato si presta alla realizzazione di sedute inseribili in svariati contesti anche grazie alla possibilità di realizzazione di differenti linee di design. Entrambi i polimeri sono facilmente pulibili e di semplice manutenzione, sono versatili e inseribili in qualsiasi contesto dal più tradizionale al più innovativo.
Siamo negli anni 1950, quando nasce la prima seduta in materiale polimerico della storia. In occasione del concorso Low Cost Furniture Design, indetto nel 1948 dal MoMA di New York, Charles & Ray Eames pensano questo oggetto low cost ma di qualità, prodotto in massa, per rivoluzionare il mondo in termini di produzione industriale in ambito di furniture design. Nasce così la Plastic Chair disegnata dai coniugi Eames per Herman Miller: la prima seduta in plastica, nello specifico realizzata in ABS, prodotta industrialmente. Un prodotto di qualità, durevole, accessibile al popolo, come risposta alle esigenze del mercato anni ‘50. Dagli anni ‘50- ‘70 avviene poi, un boom del design delle materie plastiche: sperimentazione, basso costo delle materie prime, duttilità del materiale consentono svariate sperimentazioni in forma e colore. Ecco alcuni esempi tra le sedie in plastica più famose nel panorama del design:
Come abbinare le sedute in materiale plastico, ad un tavolo? Sicuramente le strade possono essere diverse ma cercando sempre di creare una continuità stilistica, un filologico che colleghi i diversi elementi, sia in una linearità sia in un contrasto stilistico o materico. È possibile scegliere elementi della stessa linea, come ad esempio le sedie e il tavolo Tulipe della stessa forma, dello stesso materiale e design. È possibile definirne un contrasto cromatico ma l’essenza delle forme resterà invariata: mono gamba centrale e linee fluide, avvolgenti e morbide. In alternativa, è possibile creare un distacco in termini sia stilistici sia materici, inserendo una sedia in policarbonato trasparente cristal accostata ad un tavolo in cristallo nero di grandi dimensioni, oppure viceversa, tavolo in cristallo trasparente e sedia nera in polipropilene. La sedia in materiale plastico è generalmente di facile inserimento poiché le linee fluide ed essenziali si accostano molto bene al cristallo, ai metalli e agli altri polimeri. Sconsigliato invece, l’accostamento di un tavolo in legno e sedie in plastica poiché la naturalezza del legno e la sinteticità del materiale polimerico creerebbero un crash non troppo piacevole anzi fastidioso. Se poi il desiderio è di abbinamento forzato legno plastica, può essere interessante accostare un tavolo dalle linee minimali e pulite in legno chiaro o preferibilmente bianco con sedie in plastica tipo Selene di Magistretti, tutte di colori differenti.