Cosa occorre sapere per realizzare una veranda sul balcone

- 01 febbraio 2019

Quali materiali si usano per realizzare una veranda?

Per sfruttare al massimo lo spazio di un balcone, l’ideale è dotarlo di una veranda che, chiudendolo in parte o del tutto, possa creare un ambiente aggiuntivo da vivere al meglio anche con il freddo e/o la pioggia. Fissate alle pareti della casa, le strutture delle verande per balconi, all’insegna della solidità, sono varie nel materiale e nella forma.
I materiali usati per realizzarle sono:

  • l’alluminio, piuttosto resistente alle condizioni meteorologiche di ogni tipo, si adatta agli stili più diversi del condominio ed è facilmente personalizzabile grazie a un’ampia scelta di cromie. Necessita di trattamenti dedicati per non arrugginire;
  • il pvc, alto potere isolante termico e acustico, è resistente alle intemperie, non gli serve grossa manutenzione, presenta tante varianti;
  • il legno, particolarmente adatto a mood classici, deve avere trattamenti specifici per resistere agli agenti atmosferici, con prodotti da passare periodicamente sulla superficie. È il materiale che ha bisogno di maggiore manutenzione rispetto agli altri.

Alla intelaiatura si accompagna la copertura in vetro, di differente genere, in grado di resistere non solo alle intemperie, pioggia e grandine prime tra tutte, ma anche a eventuali attacchi di ladri. I vetri possono essere:
  • assorbenti (o riflettenti), mantenendo la giusta temperatura all’interno della veranda, evitano al calore di entrare con il caldo;
  • basso-emissivi, cioè con il freddo trattengono fino al 90% del calore accumulato all’interno della veranda, permettendo un notevole risparmio energetico;
  • fonoassorbenti, garantendo l’isolamento acustico;
  • temperati o blindati (anche detti accoppiati), resistenti agli urti;
  • autopulenti, ovvero, grazie a un prodotto speciale applicato sulla superficie, lo sporco scivola via sotto l’azione dei raggi solari.
In foto una veranda realizzata con le chiusure della linea Aura di Corradi, che include pannelli in alluminio e lamelle frangisole in alluminio o in legno di frassino termotrattato.

I permessi necessari

Per installare la veranda sul balcone, ci sono da chiedere alcuni permessi, sia al comune di appartenenza (ogni amministrazione ha i suoi regolamenti) sia al condominio (poiché può dare fastidio e alterare linee e aspetto dell’edificio) sia alla soprintendenza ai beni culturali se l’abitazione è storica.

La veranda, struttura fissa, creando uno spazio aggiuntivo nella casa, ne ampia la superficie abitabile e la volumetria. E la modifica catastale va anche segnalata all’Agenzia delle entrate. Se non si effettua tutto dunque secondo la normativa, come stabilito dal Testo unico dell’edilizia, si fa un abuso edilizio.

Le conseguenze? Sicuramente una multa in denaro (a partire da 10mila euro), associata a una ulteriore ammenda per lavori senza permesso (da 15mila a oltre 50mila euro) e all’obbligo di rimuovere comunque la struttura. Nel caso sia tutto a posto, una volta approvata e costruita la veranda, vengono ricalcolate le quote millesimali perché è incrementata la superficie dell’appartamento. Anche panoramiche le vetrate per balconi proposte dal brand Belle Vetrate Scorrevoli.

Veranda amovibile per balcone

Che cos’è una veranda amovibile per il balcone? Si tratta di una struttura non permanente che può essere rimossa senza problemi. Appoggiata o ancorata sul pavimento, al contrario di una veranda tradizionale che è comunque fissata alle pareti del balcone, deve dunque avere una intelaiatura leggera e telaio smontabile.
Anche se si può rimuovere, tuttavia, va sempre verificato l’obbligo o meno di eventuali permessi, informandosi sul regolamento del Comune e di quello condominiale. Infatti, la veranda amovibile può disturbare l’estetica dell’edificio. E in questo caso, l’autorizzazione per posizionarla sul balcone può essere respinta.
Un altro elemento importante è rispettare le distanze minime dalle proprietà vicine: si parla di non meno di tre metri da balconi o finestre di altri condomini. Sunshine di Cagis è una veranda su misura dalla struttura del tutto smontabile in acciaio zincato a caldo e da scegliere in vari colori. Ha copertura vetrata, che protegge anche da pioggia e neve oltre che dal sole, dotata di movimentazione motorizzata.

Quanto costa una veranda

Decidere di montare una veranda sul balcone, che aggiunge metri alla superficie di casa, in un continuum tra interno ed esterno in ogni stagione, ha costi variabili che dipendono dalle dimensioni e dalla tipologia scelta. Fattori che influiscono sul prezzo finale sono anche:

  • il materiale della struttura. Tra alluminio, pvc, legno, quest’ultimo è quello meno economico in assoluto, anche perché abbisogna di cure e trattamenti specifici;
  • il genere di vetro, blindato, fonoassorbente, autopulente, assorbente;
  • la chiusura, scorrevole, frontale, laterale.

Indicativamente, una veranda con struttura di legno e vetro ha un costo che oscilla tra 200 e 350 € al metro quadrato; in alluminio e vetro parte da 120 € al mq; in pvc e vetro da 200 € al mq. Informarsi se si ha diritto agli incentivi fiscali del Bonus ristrutturazioni. La collezione Sunroom di Tender permette di approntare verande su misura anche fino a 3 metri di larghezza, con vetrate pieghevoli e un sistema di ante in vetro di sicurezza temperato, che si muovono singolarmente e possono quindi impacchettarsi sui due lati della vetrata stessa.

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