Ristrutturare Casa Controsoffitto in Cartongesso

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Le tipologie

Se stai pensando di far costruire un controsoffitto nella tua casa, sappi innanzi tutto che si sceglie fra 3 differenti tipologie:

  • In aderenza: è indicato nei casi in cui sia necessario non distanziarsi troppo dal solaio: la distanza massima è infatti di circa 12 cm. Le orditure metalliche (o più raramente realizzate in legno) vengono fissate alla soletta per mezzo di appositi ganci di collegamento e su di essere si posizionano poi a giunti sfalsati le lastre in cartongesso.
  • Autoportante: la struttura portante non si poggia sul solaio sovrastante come nel caso precedente, ma viene fissata soltanto alle pareti perimetrali tramite profili le cui dimensioni e i cui spessori dipendono dal peso delle lastre e dai carichi applicati. Questa tipologia risulta indicata qualora l’altezza del solaio risulti elevata e le orditure non possano essere fissate.
Infine ci sono i controsoffitti sospesi, nella maggior parte dei casi composti da 2 serie di profili paralleli posati ortogonalmente tra loro; la prima si fissa al solaio tramite pendinatura e la seconda viene collegata ad essa per mezzo di ganci. Questi controsoffitti consentono ribassamenti di quota anche molto importanti. È possibile interporre idonei materiali isolanti per attribuire caratteristiche termo-acustiche al sistema.

A cosa servono

Il controsoffitto in cartongesso viene realizzato per diversi motivi, più di quanto si possa immaginare. Può semplicemente servire come finitura di un solaio grezzo ma anche per risolvere la difformità di altezze delle stanze: le finalità, in questi due casi, sono puramente estetiche. E sempre a proposito di estetica, si fa presente che se da una parte è vero che la controsoffittatura con lastre di gesso si presenta nella maggior parte dei casi come una superficie piana, che si rifinisce senza alcuna difficoltà, d’altra parte è anche vero che il materiale in questione si modella con grande facilità e di conseguenza permette di personalizzare e rendere più originale il soffitto con velette, volte, onde e altre forme plastiche. Il sistema in questione può essere anche utilizzato per ridurre la volumetria dei locali, nei casi in cui ciò sia reso necessario dal progetto, e incrementare – proprio tramite l’interposizione di materiali isolanti – il grado di isolamento sia termico che acustico nonché il livello di protezione dal fuoco. C’è chi opta per questa soluzione per celare alla vista l’unità interna dell’impianto di climatizzazione (e in questo caso bisogna realizzare anche bocchettoni affinché l’aria fresca venga diffusa nella stanza) oppure nascondere l’impianto elettrico o un sistema di altoparlanti bluetooth.

Come illuminarlo

Illuminare il controsoffitto in cartongesso nel modo giusto significa valorizzare l’ambiente, definire gli spazi ma anche le diverse destinazioni d’uso dei locali, creare un’atmosfera accogliente. Esistono varie soluzioni, la più comune (e intramontabile) coincide con i faretti, che possono essere da incasso o semincasso, orientabili o meno, regolabili in termini di luminosità oppure no. Generalmente vengono utilizzati per creare un’illuminazione diretta e vengono quindi utilizzati soprattutto in cucina, nella zona pranzo e nel bagno. Se posizionati in modo intervallato, però, consentono anche di ottenere una luce diffusa. In alternativa si possono scegliere le barre a Led, che si fissano al controsoffitto tramite apposite molle a incastro e permettono una maggiore libertà compositiva. È cioè possibile disporle in maniera semplice ed essenziale oppure dare forma a disegni geometrici, incrementando il grado di originalità e ottenendo un impatto di maggiore effetto. Proseguendo, molto scenografici e innovativi sono i cosiddetti tagli di luce a scomparsa, che si ottengono posando direttamente sul controsoffitto dei profili in alluminio sui quali vengono poi installate strisce a Led. Ci si può davvero sbizzarrire, creando tagli lineari oppure asimmetrici, che si incrociano o addirittura scendono lungo le pareti fino a toccare il pavimento. Doveroso citare anche le gole luminose, la soluzione più moderna. In sintesi, si realizzano piccole rientranze all’interno del soffitto e lì si collocano faretti ad alta luminosità il cui fascio di luce si dirige verso l’alto anziché verso il basso, di conseguenza l’ambiente sembra più grande e aperto.