Redazione - 15 maggio 201915 maggio 2019
Indispensabili in cucina, le cappe migliorano la qualità dell’aria, eliminando gli odori sgradevoli della cottura. I modelli e le caratteristiche
Redazione - 15 maggio 201915 maggio 2019
La cappa in cucina è indispensabile per migliorare la qualità dell’aria dell’ambiente e quindi la vivibilità, poiché:
Come va scelta? Determinante è la dimensione della cucina: infatti la cappa deve avere una determinata potenza tale da aspirare l’aria non buona con il massimo della velocità secondo la metratura in questione. Allo scopo c’è una precisa regola matematica: si moltiplicano per 10 le misure della cucina (lunghezza x larghezza x altezza) al fine di ottenere il valore che corrisponde alla giusta portata della cappa. Questo di norma, poiché la portata dipende anche da “come” si cucina: deve essere superiore se si preparano spesso cibi fritti o alla piastra.
E anche l’estetica ha il suo peso. Come mostrano bene le cappe a scomparsa integrate nel piano cottura: FPH 10014 TC BK Fulgor, in elegante vetro, ha 4 velocità di aspirazione, autospegnimento, motore remoto sotto la base del mobile per ottimizzare spazi e rumorosità.
La cappa per la cucina può essere:
Le forme di cappe per la cucina sono tante, anche insolite, e dipende dalla loro posizione.
Quando la nostra cucina presenta una conformazione angolare per mobili ed elettrodomestici, se il piano di cottura è sistemato tra due pareti, risulta molto comoda la cappa angolare.
Nella collezione di Faber Spa c’è la cappa Ranch Angolo: all’intramontabile charme del rustico unisce il diffusore Energy poco rumoroso e adatto quando i condotti d’aria sono particolarmente lunghi.
Sono diverse le modalità di installazione di una cappa per la cucina, in modo da adattarsi all’arredo e al tipo di preparazione dei cibi. Un’operazione, questa, per cui affidarsi ai tecnici abilitati, sconsigliato il fai da te.
A seconda del tipo di collocazione, le cappe possono essere a parete; a isola; a scomparsa, o telescopiche, cioè nascoste fino a quando non servono, integrate nel piano di cottura, o che magari scendono dal soffitto; sottopensili; incassate alla perfezione nei mobili, molto interessanti soprattutto per mood essenziali tipici delle cucine contemporanee.
Una proposta di cappa per la cucina da incasso arriva da Falmec con un modello inserito nel Gruppo Incasso E.ion® System: attraverso la ionizzazione bipolare controllata, purifica l’aria togliendo di mezzo i cattivi odori ma anche organismi potenzialmente dannosi come batteri, muffe, acari. Ciò avviene con l’attivazione automatica di un sensore che rileva costantemente la presenza di agenti inquinanti e visualizza la qualità dell’aria in un display a forma di foglia che cambia colore: giallo quando è da purificare, verde quando è purificata.
Un tipo particolare di cappa incassata è la versione sottopensile che appunto è integrata nel mobile sopra i fuochi. In genere piatta e lineare, ha il tubo d’aspirazione coperto dall’anta del mobile. I modelli possono scomparire del tutto o essere visibili in parte.
L’obiettivo rimane comunque quello di avere strumenti di aspirazione sempre meno impattanti e sempre più invisibili per non inficiare le linee pulite dell’arredo complessivo della cucina.
La cappa sottopensile:
Ovviamente le misure devono corrispondere al piano di cottura sopra cui è collocata, per una aspirazione efficiente.
Anche per la cappa sottopensile numerosi i materiali impiegati: pur se resistono in alcune situazioni cappe con inserti in legno dal sapore country e vintage, molto apprezzate sono le varianti in acciaio inox con parti in vetro, indicate per cucine moderne e dall’aspetto professionale. Proprio come Glass Out di Elica che può essere scelta tra 60 e 90 cm di lunghezza.