Redazione - 30 novembre 202330 novembre 2023
Scopri come dividere efficacemente soggiorno e cucina openspace con i nostri consigli.
Redazione - 30 novembre 202330 novembre 2023
Sono sempre più le abitazioni strutturate come openspace: ovvero un unico ambiente in cui non ci sono pareti e tutto è a vista, eliminando spazi inutilizzabili come spesso sono, ad esempio, i corridori tra una stanza e l’altra.
Un openspace:
Il bello di un openspace è che può essere arredato in ogni stile ma è importante che ci sia una ottimizzazione degli spazi.
Il rischio, altrimenti, è duplice:
Non c’è bisogno di alzare pareti ma si può dividere soggiorno e cucina openspace: è l’isola che si integra con il living, abbinando stile e colori, e conserva l’atmosfera “aperta” e luminosa dell’ambiente unico, favorendone la convivialità.
La sua sola presenza delinea gli spazi e vanta diverse funzionalità:
In un openspace, soprattutto se non molto ampio, la soluzione di una cucina a elle, dimensionata su due pareti, è l’ideale per recuperare spazio prezioso.
Tutto è infatti organizzato per sfruttare l’angolo, con mensole e vani chiusi/o aperti per avere tutto sotto controllo e a portata d’uso.
Se poi a una tale conformazione è integrata una penisola che si sviluppa verso il living davanti alla cucina, i vantaggi aumentano. Questa diventa infatti non solo un comodo piano di lavoro ma anche un tavolo pratico che può essere più alto o meno rispetto al resto della superficie, accompagnato rispettivamente da sgabelli o classiche sedie.
Nella configurazione Stosa Alevè dell’immagine, il tavolo penisola è ad altezza cucina e certi dettagli colorati si rincorrono nella zona living, per un insieme armonico e funzionale.
Una possibilità per dividere soggiorno e cucina openspace in modo non invasivo, è quella di ricorrere a differenti tipi di pavimenti tra le due zone.
È una “semplice” questione ottica che però permette di identificare immediatamente i due ambienti.
La divisione visiva può essere a livello di materiali oppure di colori e fantasie. E questo non per forza in linee geometriche, precise, ma anche concependo forme insolite (uno zig-zag, ad esempio, o un “confine” ad onda) per una nota di carattere e originalità.
Di solito, ma questo è solo un suggerimento, si preferisce il parquet di legno nel living e le piastrelle in cucina. Oggi, questo si può leggere utilizzando il multifunzionale gres porcellanato, dai suoi tanti effetti.
Una proposta è quella di Iperceramica, per una cucina moderna in cui il salotto è pavimentato con gres effetto doghe di legno rovere naturale (collezione Unique Natural), mentre parte del pavimento della cucina è con piastrelle in gres Quilt Decoro Sand effetto cementina, un tocco vintage ma contemporaneo che si ritrova anche nella zona cottura e lavabo.
In un openspace, per individuare zona giorno e cucina, i colori, di pavimenti, pareti, arredi, contano molto.
Le differenti tonalità consentono di spezzare mobili seriosi donando loro un mood originale.
Ma vale la regola di non esagerare: non mischiare tante palette, ma utilizzarne una che sia protagonista e che poi possa essere presente qua e là in tutto l’openspace.
Prendiamo ad esempio la configurazione in foto della cucina moderna Jey feel di Creo Kitchens Gruppo Lube che si apre sul living. È stata scelta perché combina in armonia i legni dall’effetto materico con mensole e vani aperti tinti di arancio, che si ritrova nelle sedie e anche in una parete davanti al divano, nonché a scacchiera nel pavimento. Il tono acceso sfuma poi verso il rovere nel living, legandosi con il divano neutro e il soffitto. Un insieme in cui è stato possibile dividere soggiorno e cucina openspace con grande equilibrio.
Per separare soggiorno e cucina openspace si può ricorrere alle librerie divisorie o bifacciali, aperte, fruibili in entrambi i lati.
Collocate da pavimento a soffitto o magari a metà altezza, hanno il pregio di mantenere tutta la continuità visiva dell’unico ambiente.
In pratica, hanno varie funzionalità:
Tra le alternative per dividere soggiorno e cucina openspace, non si può dimenticare l’utilizzo di pareti a listelli di legno che lasciano entrare la luce garantendo tuttavia una certa privacy e la praticità dell’unico ambiente.
E sono elementi decorativi a tutti gli effetti che non intaccano i vantaggi dell’openspace in cui si viene a creare una vera e propria parete, a tutta altezza o meno.
Particolarmente indicate per ambienti ampi, sono ideali proprio per schermare con leggerezza i due spazi della cucina e del salotto.
In giro ci sono diverse aziende produttrici di listelli di legno per pareti divisorie che possono anche essere fisse o removibili.
Il legno regala un’atmosfera naturale e i vari listelli possono essere modulati in vari spessori e ampiezze. Di solito il materiale più utilizzato è quello di abete, faggio, cedro, rovere, anche di riciclo.
Nella foto, una creazione dello studio statunitense Bjarko, Serra, Wersinger architects.
Un’idea molto interessante e attuale per dividere solo al bisogno soggiorno e cucina openspace è ricorrere a una parete, sì, ma di vetro in stile industrial.
Sono cioè vetrate che hanno infissi e supporti di metallo bene evidenti, di solito di colore nero, che rimandano appunto al mood industriale. Si tratta di un gusto retrò che si sposa in modo creativo all’arredo contemporaneo, smorzandone certe rigidità di linea e ammorbidendo il tutto.
Queste vetrate da interni (come la proposta in foto di Zaza Design) sono funzionali e pratiche per mantenere la cucina a vista ma permettono di chiuderla quando non si desidera sentire gli odori della preparazione dei cibi.
Da ricordare poi che il vetro è igienico, anti-umidità e facile da pulire, utili caratteristiche per l’ambiente cucina.