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Quali tipi di carta da parati scegliere per la camera da letto

La decisione di rinnovare le pareti della camera da letto con la carta da parati è presa. Si tratta, adesso, di trovare quella giusta. Il primo consiglio è quello di sceglierne una traspirante: da questo punto di vista, le carte da parati lavabili sono le più performanti, ma anche le più delicate; poco male, la camera da letto non è un ambiente che si sporca facilmente come la cucina. Anche le carte in Tnt (Tessuto non tessuto) risultano caratterizzate da un buon grado di traspirabilità, mentre quelle viniliche su fondo di cellulosa si collocano, da questo punto di vista, su un livello inferiore. Per quanto concerne i motivi e i colori, bisogna partire dal presupposto che in camera da letto è necessario creare atmosfere rilassanti, che favoriscano il riposo e trasmettano un senso di tranquillità. Perfette sono le varie declinazioni del blu, per esempio il blue navy e l’azzurro, ma anche il verde – il colore che richiama la natura – rappresenta un’ottima opzione. Come tutte le sfumature del grigio, le nuance pastello, le tonalità neutre. Da evitare categoricamente, invece, i colori energizzanti come il rosso, l’arancio, il giallo. Passiamo ai soggetti. Le carte da parati floreali sono sempre giuste per la camera da letto, non importa se i disegni siano classici e realisti oppure astratti e stilizzati. In realtà, tutte i motivi naturali meritano una promozione a pieni voti. Stessa cosa dicasi per le figure geometriche, a patto che siano di dimensioni contenute. I pattern fitti, in generale, non rappresentano l’optimum perché potrebbero appesantire la stanza, però si può scansare questo rischio optando per disegni che alternino pieni e vuoti e/o siano caratterizzati da palette chiare. Molto di tendenza sono le carte da parati 3D materiche, che cioè riproducono mattoni, pareti in pietra – anche dall’aria molto antica – ma anche tessuti, marmi, cemento; la tridimensionalità inganna l’occhio, facendo apparire lo spazio più ampio e profondo di quanto sia in realtà, e a ciò spesso si unisce un aspetto vissuto che dona grande fascino. Per la zona notte, d’altra parte, vengono sempre più spesso carte da parati 3D che raffigurano, con una verosimiglianza che stupisce, interni di palazzi e castelli, imponenti scalinate, sentieri, mari e cascate, ruscelli e fiumi, scenari rarefatti e quasi fiabeschi. Oppure che sembrano aprire la stanza su suggestivi paesaggi urbani.

Qualche idee su dove applicarla

Il punto focale della zona notte è il letto. É per questo motivo, quindi per valorizzarlo, che generalmente la carta da parati viene applicata sulla stessa parete che ospita la testiera. Ma anche altre scelte si rivelano vincenti. C’è chi, per esempio, preferisce mettere in risalto altri elementi di arredo, quali una specchiera, il tavolo toeletta, un angolo lettura composto da un tavolino o una poltrona. E c’è chi utilizza le carte da parati per decorare nicchie o colonne, esaltandone la particolarità. Ci siamo finora riferiti a una sola parete, perché coincide con l’opzione più diffusa e che assicura il massimo equilibrio visivo e formale, ma chiaramente è possibile anche andare oltre. Due pareti? Via libera, ma è meglio che siano contigue per creare una sorta di continuità. Tutte e quattro? Attenzione, si potrebbe ottenere un “effetto scatola” poco gradevole, un risultato poco arioso e leggero. Insomma, il rischio di far sembrare la stanza più piccola e avvertire un senso di oppressione è dietro l’angolo. C’è un’altra possibilità molto interessante: utilizzare la carta da parati per personalizzare e rinnovare i mobili. Si pensi a una cassettiera un po’ datata, alle ante dell’armadio, a un vecchio baule utilizzato come vano contenitore per la biancheria da notte. In poche mosse, cambiano completamente aspetto.

Come abbinare la carta da parati ai mobili per la camera

La scelta della carta da parati per la camera da letto non può prescindere dall’abbinamento con gli arredi. Come evitare errori? Il primo obiettivo dev’essere la coerenza stilistica: se la stanza è moderna, una carta da parati classica diventa una nota stonata e viceversa. Un altro trucco che aiuta a fare la scelta giusta consiste nello scegliere una carta da parati che richiami i mobili anche in riferimento alle cromie. Se sono in legno naturale (o in laminato effetto legno), per esempio, si faccia in modo che il marrone figuri fra i colori caratterizzanti la carta stessa. I giochi di richiami si possono creare anche con i rivestimenti di eventuali poltrone e con i complementi, in primis tende e tappeti. Se i mobili sono bianchi, o comunque di un colore chiaro e neutro, per motivi evidenti si ha una più ampia libertà di scelta: qualsiasi tonalità può risultare azzeccata, tenendo però presenti tutti i suggerimenti dati fino a qui. Chi ha voglia di osare un po’, può invece puntare sui contrasti di colore: ecco che, sempre per fare un esempio, gli arredi in legno trovano il sodalizio perfetto in una carta da parati in cui predomini il verde, il blu oppure una tonalità pastello. La regola fondamentale resta sempre quella di ricercare l’armonia e l’equilibrio.