Cosa devi sapere sui piatti doccia in resina

- 28 luglio 2020

Le caratteristiche del piatto doccia in resina

Il piatto doccia resina è un’ottima alternativa sia a quello, più tradizionale, in ceramica che a quello in acrilico. Le sue principali caratteristiche sono le seguenti:

  • Spessore molto sottile (che lo rende adatto anche alla posa filo pavimento).
  • Elevata resistenza agli urti ai graffi.
  • Facilità di riparazione.
  • Durevolezza.
  • Facilità di pulizia.


Aggiungiamo che la resina trattiene il calore, di conseguenza si usufruisce di un maggiore comfort durante la doccia, soprattutto in inverno. È inoltre un materiale sicuro, perché antiscivolo, e si può tagliare e sagomare praticamente in qualsiasi modo, a seconda delle esigenze individuali. Molto ampia, in più, è la disponibilità relativa ai colori dei piatti doccia.

I piatti doccia in resina sono una scelta di design, doveroso fare quest’altra precisazione. Raffinati e accattivanti, diventano un plus in fatto di estetica e valorizzano i bagni arredati in stile moderno.

Meglio il piatto doccia in resina o ceramica?

Mettiamolo subito in chiaro: sia la ceramica che la resina figurano fra i più performanti materiali utilizzati per la produzione di piatti doccia. Una non è meglio dell’altra ma, a seconda dei singoli casi, può rivelarsi più adatta.

Sicuramente la resina, per via degli spessori minimi, è più indicata nel caso in cui si desideri un piatto filo pavimento o più originale dal punto di vista cromatico, di maggiore impatto visivo; la ceramica, d’altra parte, è un evergreen che non delude mai in fatto di funzionalità (anche se non è antiscivolo) e resistenza e dura a lungo. I piatti doccia in ceramica, inoltre, sono quelli caratterizzati dal miglior rapporto qualità prezzo.

E ancora, tollerano le alte temperature meglio di quelli in resina e si macchiano più difficilmente. I piatti in resina si puliscono senza alcuna difficoltà, lo ribadiamo, ma gli altri da questo punto di vista li battono.

Pro e contro dei piatti doccia in resina

Sui pregi dei piatti doccia in resina ci siamo già soffermati. Ricapitolando: sono perfetti rappresentanti del design contemporaneo, sono durevoli e resistenti, si puliscono e riparano senza difficoltà, sono disponibili in numerosi colori differenti, possono essere realizzati su misura, sono antiscivolo, non temono i prodotti aggressivi.

I contro di questa scelta? Col tempo il colore potrebbe un po’ alterarsi a causa dell’utilizzo frequente, ma si fa presente anche che rinnovare la finitura superficiale (cioè colorare di nuovo il piatto) è un’operazione semplice e veloce. Inoltre i piatti doccia in resina possono danneggiarsi a causa di shock termici, ovvero temperature assai elevate.

In più la resina si macchia con una certa facilità, però il problema si evita grazie a uno strato di materiale gelcoat, elemento che caratterizza i piatti doccia migliori.

Consigli per la pulizia del piatto doccia

Sarebbe opportuno pulire il piatto doccia in resina dopo ogni utilizzo, proprio per evitare che tenda a scolorirsi. Occorrono pochi minuti, basta usare un panno di cotone o una spugnetta morbida (inumiditi) e un buon detergente, possibilmente neutro.

Soltanto in caso di macchie ostinate consigliamo di ricorrere a un po’ di candeggina diluita o alcol denaturato, con la raccomandazione però di risciacquare subito e perfettamente.

Siete estimatori dei rimedi naturali? Allora vi diamo una dritta: spruzzate più volte alla settimana dell’aceto bianco su tutta la superficie del piatto doccia, è un ottimo metodo per prevenire la formazione dell’odioso calcare.