Come ristrutturare un sottotetto per renderlo abitabile

- 03 agosto 2023

I requisiti per avere un sottotetto abitabile

Il sottotetto può diventare uno spazio abitabile, seguendo la normativa nazionale, con qualche differenza a livello regionale.
In linea di massima, i requisiti per avere un sottotetto abitabile sono:

  • altezza minima da pavimento a soffitto di 2,7 metri (che però può scendere a 2,55 nei comuni di aree montane e 2,4 nella zona bagno);
  • rapporto areoilluminante adeguato, ovvero la stanza deve essere ben illuminata e ben arieggiata rispetto alla superficie calpestabile.
A tale proposito il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975 stabilisce un fattore medio di luce diurna non inferiore al 2% e una superficie apribile non inferiore a 1/8 della superficie calpestabile. Però a livello locale ci possono essere requisiti diversi. Per aumentare la luminosità si possono aggiungere finestre.

I permessi da richiedere per l'abitabilità

Per ristrutturare il sottotetto servono permessi specifici per l’abitabilità, da richiedere al comune di appartenenza, perché si modifica la sua destinazione d’uso, da locale di deposito a luogo abitabile.
Per chiedere e quindi avviare i lavori serve un tecnico abilitato che certifichi la presenza dei requisiti corretti in altezza, luce, arieggiamento: soltanto lui può procedere a questo tipo di controlli, non è contemplato il fai-da-te.
In seguito, bisogna presentare un progetto e richiedere la cosiddetta Sca, Segnalazione certificata di agibilità, che accorpa anche la abitabilità, in quanto ammette la presenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità possibili per un sottotetto abitabile.

Esistono incentivi fiscali di cui usufruire?

Far diventare un sottotetto abitabile permette di usufruire di alcune agevolazioni fiscali grazie ai lavori di ristrutturazione.
Da ricordare:

  • il Bonus ristrutturazioni al 50%, valido per gli interventi fino al 31 dicembre 2024. Metà della spesa totale viene detratta dall’Irpef in 10 anni, con rate annuali di importo uguale. I limiti di spesa detraibile sono di 96mila euro;
  • il Bonus mobili, ovvero l’arredo e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ e A per i forni, costa la metà, lo si può sfruttare  fino a dicembre 2024. Il tetto di spesa massimo è 8mila euro per il 2023, 5mila per il 2024;
  • l’Ecobonus permette agevolazioni al 50% se si migliorano le prestazioni energetiche del locale ristrutturato, tipo installazione di infissi con schermature solari. La detrazione arriva al 65% se si provvede a isolare del tutto l’edificio in cui c’è il sottotetto, con rivestimento a cappotto o installazione di pannelli solari.

Che differenza c’è tra sottotetto e mansarda

Quali sono le differenze tra sottotetto e mansarda?
Prima di tutto va indicato che cos'è esattamente un sottotetto. Si tratta di quella parte di edificio compresa tra il più alto solaio di copertura e il tetto. Di solito è un locale di deposito, la classica soffitta talvolta usato anche come stenditoio, senza necessità di luce e arieggiamento. Proprio per queste carattteristiche risulta non abitabile. Come tale al Catasto è classificato nella categoria C/2, appunto luogo di deposito. La mansarda invece nasce già come ambiente abitabile, con tutti i requisiti idonei allo scopo, tanto che al Catasto è classificata nell’idonea categoria di abitazione A. Può essere costituita da uno o più vani.

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