Redazione - 23 ottobre 202423 ottobre 2024
Dal 2025 le linee guida della UE potrebbero eliminare gli incentivi sull'acquisto di una caldaia a condensazione
Redazione - 23 ottobre 202423 ottobre 2024
Lo STOP agli incentivi per le caldaie a combustibili fossili è previsto dal 1° gennaio 2025 ed è parte del più ampio progetto Casa Green, un'iniziativa dell'Unione Europea che invita gli Stati membri a ridurre l'impatto ambientale degli edifici e a favorire la transizione energetica.
L'obiettivo è quello di limitare l'uso di tecnologie che emettono alti livelli di CO2, come le caldaie tradizionali alimentate a gas o gasolio, in favore di soluzioni più sostenibili e rispettose dell'ambiente. La decisione si inserisce in un quadro di politiche climatiche che mira alla decarbonizzazione entro il 2050, allineandosi agli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Gli incentivi finora hanno sostenuto l'installazione di caldaie a condensazione per favorire la modernizzazione del parco impianti, ma questo approccio non è più considerato sostenibile a lungo termine. Questa strategia punta anche a promuovere un cambiamento culturale, spingendo i consumatori a preferire impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Pompa di calore aroTHERM plus di Vaillant, per fare un passo verso un futuro più sostenibile.
Lo STOP agli incentivi dal 2025 si applicherà in particolare come già detto alle caldaie alimentate con combustibili fossili, quindi anche alle caldaie a condensazione, che utilizzano il gas per funzionare. Le caldaie a gasolio, utilizzate in zone non raggiunte dalla rete del gas, sono ancor più problematiche, a causa delle loro elevate e nocive emissioni.
Questi impianti, sebbene rappresentino attualmente una buona parte del sistema di riscaldamento domestico in molti Paesi, sono inquinanti perché producono una quantità significativa di emissioni di CO2. Questo aspetto contribuisce in maniera sostanziale ad alimentare il fenomeno conosciuto come effetto serra provocando i noti problemi relativi al cambiamento climatico.
L'idea alla base dello STOP è che, per raggiungere gli obiettivi climatici è necessario ridurre drasticamente l'uso di tali impianti, incentivando allo stesso tempo l'adozione di tecnologie che sfruttano energie rinnovabili.
Caldaia a condensazione Vitodens 200-W di Viessmann, offre minori consumi in classe energetica A.
Alcune tecnologie potrebbero continuare a beneficiare di incentivi sull'acquisto se il Governo italiano li confermerà e saranno quelle che utilizzano energie rinnovabili.
Tra queste ci sono le caldaie ibride, che combinano l'uso di gas con fonti di energia rinnovabili come il solare termico. Questi impianti riducono notevolmente il consumo di combustibili fossili e possono essere una soluzione transitoria per chi desidera rinnovare il proprio impianto senza un passaggio immediato a sistemi completamente rinnovabili. Dovranno tuttavia certificare che il consumo di gas non prevalga sul combustibile non fossile.
Un'altra tecnologia che potrebbe continuare a ricevere incentivi è quella che riguarda le pompe di calore. Questi impianti utilizzano fonti energetiche non fossili, come l'elettricità, per riscaldare e raffreddare gli ambienti. Le pompe di calore aria-acqua o geotermiche sono tra le soluzioni più efficienti oggi disponibili sul mercato, poiché prelevano calore dall'aria, dal terreno o dall'acqua presente nel suolo e lo utilizzano per riscaldare gli spazi interni.
Per questi dispositivi le agevolazioni potrebbero presentarsi sotto forma di sgravi fiscali o sovvenzioni dirette per l'installazione, a seconda delle politiche locali.
Nimbus Compact M Net R32 di Ariston, una soluzione con gas ecologico R32.
Entro il 2040, secondo le direttive europee e nazionali, non sarà più possibile installare nuove caldaie a gas. Il divieto riguarderà esclusivamente le nuove installazioni o la sostituzione di caldaie che non funzionano più. Chi avrà ancora una caldaia a gas nel 2040 potrà continuare ad utilizzarla fino a fine vita dell'impianto.
Tuttavia, è probabile che, con il tempo, le spese di manutenzione e gestione di questi impianti diventino più alte, poiché i costi del gas e le eventuali tasse sulle emissioni potrebbero aumentare. Inoltre, non è escluso che a lungo termine si introducano politiche per incentivare ulteriormente la sostituzione delle caldaie a gas con soluzioni più ecologiche.
Le pompe di calore elettriche sembrano essere la soluzione ideale per il futuro. Questi impianti, infatti, sono in grado di fornire un riscaldamento efficiente e sostenibile, soprattutto se abbinati a fonti di energia rinnovabile come i pannelli solari. Si prevede che, con l'innovazione tecnologica e l'aumento della produzione di energia verde, i costi delle pompe di calore scenderanno, rendendole accessibili a un numero sempre maggiore di consumatori.
Pompa di calore Therma V R290 di LG, una soluzione che rispetta l'ambiente.