La nostra guida utile sui letti contenitore

- 16 settembre 2019

Cosa mettere nel letto contenitore

Il letto contenitore fa parte della cosiddetta categoria dei mobili salvaspazio. La particolarità di questo tipo di arredo consiste nello sfruttare lo spazio presente al di sotto del materasso per la creazione di un vano contenitore ben organizzato in cui riporre biancheria e oggetti.
Cosa mettere nel letto contenitore? Teoricamente qualsiasi cosa, anche se per una questione pratica si consiglia di sfruttare quello spazio per sistemare:

  • biancheria da letto
  • coperte
  • piumoni
  • scatoloni del cambio di stagione

La scelta di cosa mettere nel letto contenitore dipenderà anche dalla tipologia di contenitore, dall’apertura (che vedremo in seguito) e dallo spazio a disposizione.
Questa tipologia di letti è consigliata soprattutto per le camere da letto piccole, poiché consentono di ridurre il numero di mobili: non occorrerà acquistare un cassettone o armadi molto grandi, guadagnando spazio. In foto il letto contenitore moderno Jetty, progettato da Gordon Guillaumier per Alf Da Frè. perfetto per chi ama lo stile industrial.

Come rivestire un letto contenitore

Nel caso del letto contenitore, quando si parla di rivestimento, ci si riferisce non solo alla testata e al giro letto, ma anche al rivestimento del vano contenitore che si trova all’interno. Vediamo, allora, come rivestire un letto contenitore e che caratteristiche devono avere i tessuti e i materiali di rivestimento.
Per quanto riguarda la struttura del letto (testiera e giroletto) la scelta deve ricadere su tessuti lavabili e facili da pulire. Una delle opzioni è quella di un rivestimento sfoderabile che può essere lavato comodamente in lavatrice. Se si opta per un rivestimento non sfoderabile, allora, è fondamentale scegliere un tessuto che possa essere lavato con un panno bagnato e del sapone neutro. Trattandosi di un tessuto che andrà a rivestire il letto, dovrebbe essere anche morbido, piacevole al tatto e possibilmente anallergico.
Il contenitore situato al di sotto del materasso è un mobile a tutti gli effetti e per questioni igieniche andrebbe rivestito internamente per preservarlo dalla formazione di polvere, sporco e graffi proprio come si fa con i cassetti o i bauli destinati a contenere biancheria e vestiti. Il rivestimento ideale per questo tipo di struttura deve essere un rivestimento antiscivolo facile da applicare e/o sostituire, di colore bianco, o trasparente in modo da evitare che i capi possano ingiallirsi. Ideali sono i rotoli in gomma trasparente autoadesivi, igienici e facili da utilizzare. In foto letto contenitore Neverland H32 di Oggioni, la cui altezza garantisce una maggiore capienza.

Come si apre un letto contenitore

Il tipo di apertura del letto contenitore è uno degli elementi fondamentali da valutare quando si acquista un letto di questo tipo. I letti contenitore possono essere ad apertura manuale o automatica. Nel primo caso bisognerà sollevare manualmente il piano della rete e del materasso (il peso varia tra i 10 e i 15 chili), mentre nel secondo caso il letto è dotato di un sistema di sollevamento automatizzato.
L’apertura, inoltre, a seconda del tipo di alzata può essere di tre tipologie: in verticale, in parallelo, laterale. Ciascuna apertura ha caratteristiche diverse:

  • In caso di apertura verticale, il materasso viene sollevato di circa 45 gradi, tramite una apposita maniglia situata ai piedi del letto. Questa apertura è la più comune, ma, ha lo svantaggio di non poter utilizzare la parte superiore del letto, quella al di sotto dei cuscini, poiché il materasso non si solleva completamente.
  • L’apertura in parallelo è più funzionale poiché consente di sollevare completamente il piano del materasso in parallelo con il pavimento, rendendo così accessibile tutta l’area del vano sottostante.
  • L’apertura laterale solitamente si trova nei letti singoli, per una questione di spazio di manovra, poiché prevede che il materasso venga sollevato e poi piegato di lato, in una sorta di apertura a libro.

In foto letto con contenitore Majal di Flou con testiera larga e imbottita.

Meglio letto con contenitore o con cassetti?

Una valida alternativa al letto con contenitore è il letto con cassetti. Il principio di base è sempre lo stesso, vale a dire, sfruttare lo spazio che si viene a creare tra il materasso e il pavimento, con la differenza che nella prima tipologia di letto questo spazio è organizzato in un unico capiente vano, mentre nel secondo caso i cassetti delimitano lo spazio a disposizione. Meglio un letto con contenitore o con cassetti? Dipende. Il letto con cassetti ha il vantaggio di consentire una migliore suddivisione delle cose, senza la necessità di organizzare biancheria, coperte, vestiti, ecc. in scatoloni, poiché gli spazi già sono delimitati. Lo spazio a disposizione è però minore e se si sceglie questo tipo di letto, bisogna considerare lo spazio necessario per l’apertura dei cassetti. Rispetto ad un modello con contenitore, però, è più igienico poiché gli indumenti non sono a contatto con il pavimento. Il letto con contenitore, invece, non prevede la suddivisione degli spazi che di conseguenza possono essere organizzati a proprio piacimento con scatole e scatoloni, necessari anche per una questione di igiene, soprattutto se non è dotato di base in legno, ma, la base è costituita dal pavimento. È più spazioso e non necessita di spazio ulteriore per l’apertura del contenitore, come accade per i cassetti. In foto un letto con cassetti di Cinius, un progetto molto innovativo in cui si è aumentata l’altezza del letto per ricavare maggiore spazio per la realizzazione di più cassetti.