Redazione - 02 settembre 202102 settembre 2021
Anche tu subisci il fascino dell'house bartending? Ecco allora i consigli più utili per creare a casa il tuo originale angolo bar.
Redazione - 02 settembre 202102 settembre 2021
Oltreoceano è, per molti versi, ormai un must. In Italia è un nuovo trend che fa proseliti soprattutto fra i millennials, cioè i giovani nati fra il 1981 e il 1996: ci riferiamo all’house bartending. Perché preparare cocktail fra le mura domestiche piace a un crescente numero di persone? I motivi sono diversi:
C’è un altro vantaggio tutt’altro che secondario e direttamente riconducibile all’arredamento: sposare la causa dell’house bartending, diciamo così, significa anche allestire un angolo bar e quindi personalizzare ulteriormente il proprio “nido”, rendendolo al contempo più originale.
Non occorre disporre di un ampio spazio, anzi. Può essere sufficiente anche una superficie davvero ridotta e le aziende del settore propongono soluzioni sempre più ingegnose, interessanti ed esteticamente accattivanti. Espressioni di un design contemporaneo e, in certi casi, anche estroso al punto giusto.
Nella foto, un angolo bar che vede protagonista il mobile Alexander di Longhi, caratterizzato da un piano in acciaio satinato con vaschetta rubinetteria. Su richiesta è disponibile anche una mini cantinetta frigo.
Per poter coltivare al meglio la passione per l’house bartending diventa necessario organizzare un angolo bar ben attrezzato. Il mobile bar è indispensabile; a prescindere dalla forma e dalle dimensioni, si suggerisce di sceglierne uno suddiviso in scomparti. La chiusura con ante è pratica e aiuta a tenere tutto in ordine, ma è anche vero che la presenza di ripiani permette di tenere le proprie bottiglie in bella vista e anche alleggerire l’insieme. Un'equilibrata alternanza di pieni e vuoti è l'ideale.
Il piano lavoro dev’essere comodo, consentire di operare senza difficoltà, e possibilmente fungere – al momento opportuno – anche da bancone. Un piccolo lavabo e un ripiano estraibile sono plus che fanno parecchio la differenza.
Un mobile adeguatamente attrezzato, da solo, può anche bastare. D’altra parte, però, è possibile completare l’angolo bar con semplici mensole, da sfruttare ad esempio per i bicchieri e ulteriori bottiglie, oppure con un carrello. Gli sgabelli? Ben vengano, naturalmente. A chi dispone di maggiore spazio suggeriamo di optare per una credenza moderna, una madia o un secondo mobile caratterizzato da ripiani e vetrinette.
Dove allestire l’angolo bar? Nel salotto o nel living, possibilmente. Lontano però da zone di passaggio e da fonti di calore come termosifoni e stufe.
Nelle foto, 3 interessanti esempi: l’elemento principale del primo è il mobile G.Bar Eucalipto Affumicato di Italianelements, il cui interno è composto da ripiani in vetro, tasche, cassetti e contenitori rivestiti in pelle o laccati, specchio inciso con motivo orizzontale; c’è anche l’illuminazione a Led. La seconda foto mostra il mobile Bar Ublo di Roche Bobois e gli sgabelli della stessa collezione. Nella terza immagine, a catalizzare l’attenzione è il mobile bar Isidoro di Poltrona Frau.
Fra le conseguenze del boom dell’house bartending c’è il costante aumento dei mobili bar disponibili in commercio. Alcuni sono caratterizzati da linee sobrie e minimaliste, altri da forme molto particolari; nella scelta, al di là dei gusti estetici, bisogna però attribuire un ruolo di primo piano alla funzionalità. Abbiamo selezionato 3 esempi interessanti da ogni punto di vista, che possono anche diventare ottime fonti d’ispirazione:
Il primo è un mobile davvero strategico, oltre che di grande impatto: Mary, disegnato da Patrick Jouin per Porada. L’ingombro è ridotto ai minimi termini, eppure la capacità contenitiva è più che soddisfacente; c’è posto per una gran quantità di bottiglie e bicchieri. Il vano superiore presente due ripiani più quello coincidente con la base, quello inferiore ne ha uno (cui si aggiunge, anche in questo caso, la base). Le ante sono in noce canaletta con dettaglio in vetro Ice. Da segnalare l’illuminazione a Led ricaricabile tramite USB.
Nella seconda foto, ecco l’ingegnoso Host di Georgetti, composto da un carrello e da una colonna bar. La struttura è in MDF e multistrato curvato, il rivestimento in pelle è arricchito da una bordatura in legno massiccio. Le parti in metallo presentano una finitura pewter. I piani in legno hanno un inserto in marmo disponibile nelle varianti Calacatta Oro, Portoro, Zebrino, Calacatta Viola e Grigio Astratto. Host è dotato di 3 ruote piroettanti. E così si può creare un angolo bar… mobile.
Infine vi mostriamo gli interni del mobile Guell di Baxter: si noti il ripiano in vetro nero tinto in pasta e il portabottiglie in ottone. Guell è un mobile basso, a forma di parallelepipedo, sostanzialmente ha l’aspetto di una madia. La struttura poggia su eleganti gambe in metallo ed è realizzata in massello di acero.
Gli arredi sono importanti, certo. Ma lo stesso vale anche per gli accessori, e chi già pratica l’house bartending lo sa bene. Per preparare i cocktail, perfezionarsi col tempo e anche allargare i propri orizzonti, bisogna dotarsi di:
Inoltre è bene anche avere a disposizione un tagliere, dei barattoli in vetro per le spezie e lo zucchero di canna, delle cannucce. Quanto ai bicchieri, ne esistono diverse tipologie. Oltre alla coppa non possono mancare i tumbler (alti, medi e bassi), ma un angolo bar che si rispetti dovrebbe essere attrezzato anche con i classici calici, i ballon e i flute.