Redazione - 26 maggio 202026 maggio 2020
Come rendere bella, funzionale e pratica una cucina piccola? Definendo un progetto adeguato e strategico: questi guida è tutta per te!
Redazione - 26 maggio 202026 maggio 2020
Se l’ambiente della tua casa destinato alla cucina è di dimensioni piuttosto contenute, sappi che una corretta e strategica progettazione ti permetterà di non fare alcun sacrificio in relazione alla funzionalità, alla comodità e alla praticità. La giusta progettazione, però, consiste anche nell’evitare i seguenti 4 errori:
Molti, inoltre, scartano a priori le composizioni che presentano superfici lucide, senza comprendere quanto il loro potere riflettente possa rendere la cucina più luminosa e quindi più grande, sia pur solo a livello d’illusione.
Se la tua cucina è non soltanto piccola ma anche stretta, puoi optare con una composizione lineare che occupi uno dei due lati lunghi: in due metri si riesce a sistemare tutto il necessario, dal piano cottura al frigorifero, dai pensili al piano lavoro. L’altro lato può invece ospitare un tavolo, meglio se a ribalta o a scomparsa, e magari mensole e ripiani a giorno. O altre basi.
Oppure è possibile considerare l’idea di installare, sempre sull’altro lato, anche il lavello e il pensile contenente lo scolapiatti. Un’altra idea? Collocare una penisola oppure un tavolino, anch’esso stretto e lungo, sul lato più corto in fondo,tenendo presente però che in questo modo stanno comode solo 2 persone.
Qualunque sia la tua decisione, ricorda che sfruttare le altezze è una mossa sempre vincente. Così come lo è la regola del less is more.
Gli angoli sono stati per lungo tempo sottovalutati; da un po’, cioè da quando le dimensioni delle case nuove si sono ridotte rispetto a quelle più datate, hanno acquistato invece una grande importanza. Sfruttati nel modo giusto, sono grandi risorse in termini di spazio.
Questo discorso, naturalmente, vale anche per le cucine piccole angolari: possono offrire più di quanto alcuni pensino. L’importante è arredarle in modo adeguato, scegliendo composizioni ed elementi ad hoc. Qualche esempio? Basi anch’esse angolari con cestelli estraibili, mensole, scaffalature.
L’angolo può diventare il piano lavoro o essere usato come semplice piano di appoggio e queste sono le opzioni più gettonate, ma non mancano i casi in cui ospita il lavabo oppure il piano cottura. L’importante è fare in modo che la zona operativa risulti anche ergonomica.
Chi l’ha detto che le cucine con isola sono desideri realizzabili solo per chi dispone di un ambiente ampio? L’isola può caratterizzare anche una cucina piccola. Per quanto riguarda la profondità, bastano 60-70 cm. Sotto il piano da lavoro è possibile collocare vani contenitivi chiusi da ante o cestoni, in modo da ottimizzare lo spazio disponibile.
Se si intende usare l’isola come bancone snack e al contempo attrezzare le basi sottostanti, queste ultime devono essere meno profonde rispetto al piano: così c’è la possibilità di sistemare anche le sedute. Passiamo alla larghezza. Un’isola misura come minimo 90 cm.
Ricordiamo che può ospitare anche il lavello e/o il piano cottura, ma in questi casi sarebbe meglio se la larghezza fosse sui 100-120 cm. Per quanto riguarda la cappa, l’ideale è un modello integrato nel piano cottura, per nulla ingombrante.
Il colosso del low cost Ikea propone diverse soluzioni adatte a una cucina piccola. Ricordiamo che molte composizioni create da quest’azienda sono modulari, quindi si adattano a qualsiasi ambiente e ciò vale soprattutto per alcune serie, per esempio Knoxhult.
Con il sistema Askrsund, invece, è possibile progettare cucine con isola in pochi metri quadri e anche comprensive di elettrodomestici. Chi ama l’originalità, inoltre, può mettere a punto una composizione un po’ diversa dal solito con gli elementi del sistema Kallarp.
E poi Ikea produce numerosi complementi e accessori salvaspazio: per esempio carrelli, mensole, binari, liste magnetiche, divisori per cassetti. C’è tutto il necessario, insomma.