Tavoli in cristallo per il living: materia da vivere

- 11 marzo 2016

Tavoli vetro e cristallo

C’è differenza fra tavoli in cristallo e tavoli in vetro? Una domanda che si pongono in molti. E la risposta è affermativa. Queste due tipologie di tavoli hanno parecchie doti in comune: la trasparenza, innanzi tutto, che diventa subito sinonimo di eleganza e raffinatezza. E diventa inoltre veicolo di luminosità, perché il piano fa passare la luce e al contempo la diffonde in tutto l’ambiente creando anche gradevolissimi giochi di riflessi. Un notevole valore aggiunto, tale capacità di sfruttare e amplificare la luce rendendola in un certo senso parte integrante dell’arredamento, soprattutto là dove gli spazi sono ridotti e nel caso in cui si prediliga uno stile d’impatto ma asciutto ed essenziale. Detto questo, il cristallo è decisamente più pregiato e costoso del più comune vetro temperato. Il che non significa che quest’ultimo pecchi in termini di qualità, sia chiaro. Ma il cristallo è un’altra cosa. E’ la purezza a 360 gradi. E’ anche più fragile rispetto al vetro, dunque sarebbe da evitare in ambienti popolati anche da bambini e/o animali o nei quali comunque ci sia il rischio di creare danni di sorta. Per la realizzazione dei tavoli, generalmente il cristallo viene utilizzato in lastre temprate dello spessore di circa 15 mm. Ci sono poi diverse modalità relative alle finiture: la bisellatura, la curvatura, la resinatura e la finitura opaca che permette di ottenere un effetto smaltato. Nella foto, il tavolo Luxor di Fiam Italia, design Rodolfo Dordoni. Il piano è in vetro fumé, ma si può scegliere anche in vetro trasparente opuure extralight da 12 e da 15 mm. E’ possibile realizzare il piano su misura.

Tavoli di cristallo

I tavoli in cristallo sono dei pezzi importanti, dunque. Di rappresentanza, per certi versi. Ideali per un living in cui si voglia puntare anche sull’impatto estetico. Possono essere tavoli da pranzo ma anche tavolini da collocare nell’angolo soggiorno. Si sconsiglia vivamente, invece, di mettere un simile elemento nella cucina, nella camera dei ragazzi o comunque di utilizzarlo come scrivania. Dicevamo prima della loro delicatezza; aggiungiamo che le moderne tecnologie hanno permesso di renderli un po’ più solidi, ma ciò non toglie che potrebbero risentire parecchio di graffi, ditate, zampate o urti di qualsiasi tipo. I tavoli in cristallo sono spesso veri e proprio elementi di design; merito della loro qualità ma anche della trasparenza che ne rivela la struttura e la base. Che nella maggior parte dei casi hanno personalità da vendere. Proprio al pari del piano stesso. Gambe particolari, dalle forme innovative e a volta anche un po’ eccentriche; sostegni centrali oppure distribuiti lungo tutta la lunghezza del tavolo; associazioni con altri materiali come il legno, l’acciaio, la pietra: tutto ciò contribuisce ad elevare il valore dei tavoli in cristallo e conferma di continuo la loro versatilità e le loro infinite potenzialità. Un esempio degno di nota arriva da Bellafonte di MisuraEmme, design Mauro Lipparini. E’ un tavolo rotondo fisso con una scenografica base in metallo e il piano in cristallo trasparente o grigio. Ogni elemento base, avvitato al basamento e al corpo centrale, ha la regolazione per l’appoggio al piano.

Tavoli in cristallo allungabili

Anche i tavoli in cristallo per il living sono pensati per rispondere alle esigenze dell’abitare moderno. E quindi sanno trasformarsi in pratiche soluzioni salvaspazio. Trasformarsi, sì. Stiamo parlando dei modelli allungabili come Azimut di Cattelan Italia, design Studio Kronos. Ha le gambe in cristallo curvato trasparente o trasparente extrachiaro e il piano e le prolunghe in cristallo trasparente o trasparente extrachiaro temperato 15mm (prolunghe 12mm). Si estende con facilità grazie a un meccanismo in acciaio inox lucido e alluminio. E così, quando ci sono ospiti a pranzo oppure a cena, ne può accogliere anche 10-12. Le dimensioni sono diverse: 140/220 x 80 x h 75 cm, 160/240 x 90 x h 75 cm, 180/260 x 90 x h 75 cm, 200/294 x 106 x h 75 cm. I tavoli di cristallo allungabili cambiano volto in pochi minuti; dalla maestosità passano a un’estrema discrezione e viceversa. Si consiglia di abbinare sedie che non rubino la scena e che anzi esaltino il tavolo stesso riprendendone qualche dettaglio strutturale.

Tavoli in cristallo e legno

Parlavamo prima di ammalianti contaminazioni materiche. Ebbene, i tavoli in cristallo spesso hanno il basamento in legno e bisogna dire che tale associazione da una parte non stanca mai e dall’altra si presta a interpretazioni sempre nuove in termini di design. Oltre a ciò, il legno conferisce quella forza e quella “sicurezza” che il cristallo, per la sua stessa natura, non avrà mai al cento per cento. In altre parole, i tavoli in cristallo e legno possono anche allargare i loro orizzonti ed entrare in situazioni più movimentate senza correre il rischio di rompersi. Nella foto ecco un esempio più che valido, ovvero il tavolo Glide di Riflessi: la struttura, dai connotati antropomorfi, è in frassino massello, spazzolato e tinto miele, abbinata al bronzo dei distanziali cilindrici. E viene esaltata proprio dalla struttura in cristallo temperato spessore 12 o 15 mm.