I nostri consigli per inserire un tavolo ovale in soggiorno o in cucina

- 30 gennaio 2020

Tutti i vantaggi di un tavolo da pranzo ovale

Il tavolo ovale, come quello rotondo, è democratico: non presenta i due posti a capotavola, quindi non ci sono commensali “privilegiati”, tutti hanno sostanzialmente lo stesso spazio a disposizione e la comunicazione è più semplice; l’assenza di spigoli, inoltre, lo rende più sicuro per i bambini.

E ancora, i tavoli ovali non hanno le quattro gambe ma sono caratterizzati da un sostegno centrale, il che fa incrementare il livello di comodità: ci si muove più liberamente, insomma. Ma i vantaggi derivanti da questa scelta non finiscono qua.

La forma ovale è elegante, adatta sia ai contesti moderni che a quelli connotati da uno stile più classico; vasta è la disponibilità sul mercato relativa non solo alle dimensioni e al design ma anche ai materiali: quelli più utilizzati sono il legno, il vetro, il marmo, la ceramica, i metalli.

In foto il tavolo Acco disegnato da Florian Schmid per Miniforms: il basamento è in legno, mentre il piano è disponibile in ceramica oppure in legno.

3 modelli di tavolo ovale allungabile

Amate il tavolo ovale e le tavolate di parenti e amici? Allora potete scegliere un modello allungabile. Ce ne sono davvero tanti, ma noi vogliamo mostrarvi 3 modelli che meritano attenzione sia per l’estetica che per la qualità.

Il primo è il raffinato Atlante di Calligaris: ha la base centrale fissa, mentre un’allunga a libro permette di trasformare il piano da rotondo a ovale, appunto, ottenendo due posti in più. La base è in metallo, l’allunga e il piano sono invece in ceramica opaca. Misure: altezza 76 cm, larghezza 127 (177) cm, profondità 127 cm.

Abbiamo poi il minimalista Zed di Riflessi, in legno. La finitura di serie è il rovere tinto bianco, le finiture a richiesta sono il rovere grigio, tabacco, naturale, miele, noce, ciliegio, wengè ecenere. Il meccanismo di estensione è in alluminio brillantato.

Infine ecco Podium di Bontempi, un modello rigoroso ed elegante. La base è in cemento, il piano e le prolunghe sono disponibili in cristallo lucido (extrawhite, grigio chiaro, tortora, nero e antracite) e in cristallo antigraffio opaco (bianco, grigio, nero, tortora e antracite).

Come abbinare il tavolo ovale bianco all’arredamento del soggiorno

Sono in tanti i lettori che ci chiedono come si debba abbinare il tavolo ovale bianco agli altri arredi presenti nel soggiorno. Vogliamo rispondere con tre esempi che di certo vi serviranno da ispirazione.

Nella prima immagine potete ammirare un’icona del design: il tavolo Tulip, disegnato negli anni Cinquanta dall’architetto finlandese-americano Eero Saarinen; incredibile come oggi appaia più moderno che mai. Le sedie in alluminio permettono di creare un contrasto cromatico e materico che lo valorizzano.

Nel resto della stanza c’è invece ancora bianco: guardate quelle due sedie, il tavolino, l’elemento in muratura che funge da piano di appoggio. La chaise longue grigia e arancio dona ulteriore dinamismo all’insieme.

Continuiamo con Jump, il noto tavolo ideato da Roberto Lazzeroni per Lema: nella foto che pubblichiamo lo vedete abbinato a sedie con rivestimenti di colori differenti – una nota di originalità e vivacità – e con librerie bifacciali volutamente basic: domina una sensazione di elegante leggerezza.

Infine una proposta più classica: il tavolo in legno Bridge di Gipi. Le sedie sono anch’esse bianche, ma l’imbottitura della seduta presenta un rivestimento black&white che annulla il rischio di monotonia. L’importante lampadario diventa un elemento di arredo che arricchisce notevolmente il soggiorno e lo stesso dicasi per la lampada da tavolo. Il divano si intravede, ma chiaramente è in pelle con lavorazione capitonnè.

Il tavolo ovale in cucina, sì o no?

Il tavolo ovale non rappresenta un’opzione molto gettonata per la cucina. Prima di tutto occupa una buona dose di spazio, e spesso questo spazio non c’è. In secondo luogo è una questione di “forma”: i tavoli ovali hanno, nella maggior parte dei casi, un importante basamento centrale che stona con l’ambiente in questione.

Più in generale, dal punto di vista estetico non risultano particolarmente adatti alla cucina: le eccezioni coincidono soprattutto con quelle arredate in stile country o shabby, comunque piuttosto classico. E poi c’è il rischio che la sagoma del ripiano ostacoli un po’ i movimenti relativi alla preparazione dei pasti, alla pulizia, a tutte le attività quotidiane che si svolgono lì.

Non intendete rinunciare? Allora consigliamo caldamente di optare per un modello allungabile: nella foto ecco Place di Italy Dream Design, che ha anche forme leggere e slanciate. Il ripiano è in fenix o in ceramica.