Una guida pratica alla scelta delle reti a doghe per il letto

- 07 gennaio 2020

Quali materiali si utilizzano per reti a doghe di qualità

Le reti a doghe sono ormai da tanti considerate indispensabili: sostengono il materasso in modo ottimale e quindi favoriscono una buona qualità del sonno, aiutando a mantenere sempre una postura corretta e tutelando soprattutto la schiena. Come riconoscere una buona rete a doghe? Innanzi tutto prestando grande attenzione ai materiali.

Il legno deve essere di qualità, le essenze da preferire sono il faggio e l’eucalipto; l’impiallacciatura garantisce resistenza e al contempo elasticità. Importante è anche accertarsi che le doghe siano state trattate con vernici a polvere epossidica atossica e colle non nocive per la salute.

Se si desiderano reti mobili, suggeriamo di scegliere quelle in sughero oppure quelle dotate di sistemi a sospensioni differenziate fatte con materiali plastici. Per quanto riguarda i telai, evitate quelli in truciolato per prediligere quelli in legno (possibilmente di faggio anche in questo caso) oppure in metallo.

In foto la rete Lamantin Relax fissa con telaio in legno di faggio multistrato e doghe ergonomiche in faggio multistrato.

Reti a doghe fisse o elettriche, pro e contro

Reti a doghe elettriche, sì o no? Ancora una volta la risposta deriva dalle esigenze e dai gusti personali, ma risulta certamente utile soffermarsi sui pro e sui contro di ciascuna opzione. Le reti fisse sono piuttosto leggere, quindi si spostano con facilità; l’offerta in commercio è assai ampia e i prezzi non sono eccessivi, neanche nel caso dei prodotti migliori.

Di contro, essendo fisse non si possono regolare in alcun modo; non c’è la facoltà di fare modifiche in base al momento. Accade esattamente il contrario nel caso delle reti motorizzate, che invece hanno piani reclinabili e snodabili e permettono di variarne l’inclinazione.

Si gestiscono tramite un telecomando, sono sempre ergonomiche e in molti casi anche estremamente silenziose. La disponibilità in commercio però non è vasta, il peso è “importante” e il costo piuttosto elevato.

In foto la rete a doghe in faggio elettrica proposta da Milano Bedding, che consente di alzare la zona testa o quella dei piedi oppure entrambe. Altre caratteristiche sono la doga sagomata testa e piedi, i cursori che regolano la rigidità nella zona del bacino e la presenza di raccordi flessori in Sebs.

Reti a doghe, con o senza ammortizzatori?

Esistono anche reti a doghe con ammortizzatori. Le doghe, cioè, non poggiano direttamente sul telaio bensì su supporti nella maggior parte dei casi realizzati in caucciù. Meglio con o senza? In realtà dipende dalle preferenze personali.

Le reti con ammortizzatori attenuano le sollecitazioni riconducibili sia al materasso che ai nostri stessi movimenti; il materasso, inoltre, grazie a questi elementi aggiuntivi si adatta più facilmente alle forme e al peso del corpo. Questa scelta risulta quindi adatta soprattutto a chi ha l’abitudine di leggere o guardare la tv a letto.

Le reti prive di ammortizzatori sono indubbiamente meno flessibili, in quanto l’elasticità è data solo dalle doghe curvate, ma d’altra parte il sostegno è più efficace. Si ha una maggiore sensazione di solidità, insomma.

In foto la rete Synchroflex Fissa di Manifattura Falomo: gli ammortizzatori, snodabili e indipendenti, rendono possibili diverse inclinazioni delle doghe. La versione matrimoniale si ottiene unendo due reti singole.

Quanto costa una rete a doghe di qualità

Il prezzo di una buona rete a doghe dipende da diverse variabili; quelle fisse, tanto per cominciare, sono decisamente più economiche di quelle dotate di motore. Consideriamo comunque una rete matrimoniale con doghe e telaio in multistrato di faggio: un modello fisso e ultra semplice costa sui 200-300 euro.

Se ci sono plus che incrementano il livello di comfort e funzionalità, per esempio angolari in nylon con profilo antischeggia e antirumore e/o cursori che permettono di regolare la rigidità, la cifra in ballo può raggiungere anche il tetto dei 500 euro.

E da 500 euro si parte invece nel caso delle reti (ci riferiamo sempre a quelle matrimoniali) elettriche, per giungere a quota 2.000-2.200 euro per le proposte di alto livello. Anzi, sappiate che per chi proprio non si accontenta e non ha problemi di denaro, ci sono reti che costano più di 4.000 euro.

Un esempio è in foto: Sistema di Dorelan, elettrica e disponibile nella versione a due oppure a quattro motori; quella a quattro supera, appunto, i 4.000 euro. La gestione avviene tramite telecomando e c’è un dispositivo che riduce i watt quando la rete è in stand by. C’è anche una batteria di emergenza.

Dove acquistare una buona rete per il materasso

Le reti materasso di qualità si trovano presso i migliori negozi specializzati in tutto ciò che riguarda il sistema letto. Naturalmente anche tramite la Rete è possibile fare la propria scelta e il proprio acquisto, ma il nostro consiglio è il seguente: evitate. È molto meglio vedere di persona la rete, toccarla, fare dal vivo tutte le domande del caso.

L’unica eccezione coincide con i siti di quei produttori che effettuano anche vendite online. E a proposito di produttori e marchi, vogliamo indichiamo alcuni nominativi che rappresentano una garanzia. Abbiamo già visto alcune proposte firmate Lamantin, Manifattura Falomo, Milano Bedding; anche con Goldflex, Frauflex, Treca Paris, Dorelan, Magniflex e Permaflex andate sul sicuro.

In foto vedete la rete matrimoniale Picasso di Altaflex, formata da un’unica doga in multistrato di faggio con due traverse centrali dotate di rinforzo con protezione anticigolio, che garantiscono un supporto rigido. Il telaio è in tubolare di acciaio 50×30 mm; il piano di riposo conta 14 listelli in multistrato di faggio da 68×8 mm, ancorati con supporti in nylon.

Reti a doghe fisse o elettriche, pro e contro 

Reti a doghe elettriche, sì o no? Ancora una volta la risposta deriva dalle esigenze e dai gusti personali, ma risulta certamente utile soffermarsi sui pro e sui contro di ciascuna opzione. Le reti fisse sono piuttosto leggere, quindi si spostano con facilità; l’offerta in commercio è assai ampia e i prezzi non sono eccessivi, neanche nel caso dei prodotti migliori.

Di contro, essendo fisse non si possono regolare in alcun modo; non c’è la facoltà di fare modifiche in base al momento. Accade esattamente il contrario nel caso delle reti motorizzate, che invece hanno piani reclinabili e snodabili e permettono di variarne l’inclinazione.

Si gestiscono tramite un telecomando, sono sempre ergonomiche e in molti casi anche estremamente silenziose. La disponibilità in commercio però non è vasta, il peso è “importante” e il costo piuttosto elevato.

In foto la rete a doghe in faggio elettrica proposta da Milano Bedding, che consente di alzare la zona testa o quella dei piedi oppure entrambe. Altre caratteristiche sono la doga sagomata testa e piedi, i cursori che regolano la rigidità nella zona del bacino e la presenza di raccordi flessori in Sebs.

Sfoglia i cataloghi: