- 06 maggio 2015

Cos'è un loft

Il loft, secondo il dizionario Hoepli, viene definito come un “Appartamento ricavato da soffitte, sottotetti, granai, o anche da magazzini o stabili commerciali o industriali abbandonati”; oggi il loft è diventato una vera e propria tipologia abitativa, caratterizzata da ampi spazi e soffitti molto alti, ideali da personalizzare. Il loft nasce a New York, tra gli anni ’50 e ’60, quando gli artisti ricercavano grandi spazi luminosi a poco prezzo da poter adattare a studio/abitazione. Caratterizzati solitamente da grandi spazi, si recuperano per adattarli alle moderne esigenze abitative, soprattutto nelle ex zone industriali o artigianali delle città, officine o fabbriche dismesse, con altezze superiori ai 3 metri, ideali da soppalcare per creare spazi aggiuntivi.

In foto: loft in Belgio in cui le travi in cemento armato sono state pulite e riportate a vista e diventano un elemento caratterizzante di questo ambiente. (Via HomeAdore)

Loft: normative e burocrazia

Prima di pensare a come arredare un loft, occorre tenere conto che la scelta di tale tipologia abitativa comporta il dover affrontare alcuni problemi urbanistici e fiscali. Infatti, un magazzino adibito ad ufficio non crea problemi dal punto di vista fiscale, perché è sottoposto alle stesso tipo di imposte, mentre se si trasforma in abitazione le tasse da pagare sono sicuramente diverse. Dal punto di vista urbanistico, prima di comprare, sarebbe meglio se il loft abbia già fuznione residenziale. Se invece il loft non è ancora accatastato come abitazione, è importante verificare che, secondo il Piano Regolatore Comunale, si possa effettuare il Cambio Destinazione d’Uso; ciò significa che, se si è in zona industriale o artigianale, bisogna sperare sia possibile diventare residenziale. Questa modifica va fatta all’Ufficio Tecnico Comunale con apposita pratica asseverata da un professionista, e, a seconda dei comuni, comporta degli oneri da corrispondere.

Bisogna quindi intervenire in ambito progettuale nell’ottica di modificare i locali in modo che soddisfino i requisiti dei Regolamenti Comunali d’Igiene per quanto riguarda le abitazioni, e infine, ma non meno importanti, verificare i rapporti aeroilluminanti, cioè il rapporto di solito pari a 1/8 tra superficie finestrata e superficie del pavimento (possono infatti sorgere problemi se il loft è situato in un piano seminterrato, come ad esempio nel caso di officine artigianali, con finestre troppo piccole).

In foto: Finestre con grandi vetrate e profili minimi in ferro sono tipiche di locali destinati in origine all’industria e all’artigianato. (Via HomeAdore)

Loft arredamento e ristrutturazione

Il loft ha potenzialità infinite per quanto riguarda la ristrutturazione. Ridisegnare gli spazi di un loft, significa saper ottimizzare le strutture esistenti per adattarle alle nuove esigenze residenziali che sopraggiungono con il cambio destinazione d’uso. Il nuovo utilizzo dovrà infatti riuscire a conciliare in maniera armonica la funzione residenziale che assume l’immobile con gli elementi architettonici preesistenti.

Quando si interviene per ristrutturare e poi arredare un loft, si tende a mantenere il più possibile l’impostazione architettonica esistente, cercando di mantenere ed enfatizzare il sapore “industriale” che la caratterizza. Per far ciò, bisogna riuscire a mantenere o a riportare alla luce la struttura originaria, spesso a travi e pilastri, oppure con capriate, in ferro. A volte, se si è fortunati, la muratura originaria può essere in mattoni o in pietra; in questi casi pulirla e riportarla a facciavista può rendere gli ambienti molto caratterizzati ed interessanti.

In alcuni casi “più estremi” di recuperi di edifici industriali dismessi e riadattati ad abitazione, si è scelto di mantenere anche parte degli intonaci, se interessanti, consolidandoli e dandogli nuova dignità Spesso, negli edifici da trasformare in loft, sono presenti grandi finestre, che inondano gli ambienti di luce naturale; in questo caso, l’unico problema che si pone è quello dell’isolamento termico, da rendere idoneo attraverso appositi infissi, per un’abitazione invece che per una fabbrica o officina.

La struttura a travi e pilastri in legno e le pareti in mattoni a faccia vista caratterizzano in maniera significativa questo loft a Tribeca. (Via HomeAdore)

Loft openspace

La pianta open space è tipica dei loft; gli ambienti, cioè, non hanno praticamente divisori murari (eccezion fatta per i bagni), e sono aperti ed in diretta comunicazione tra loro. Per separare gli ambienti dedicati alla zona notte, si può decidere di sfruttare in verticale il loft; grazie alle altezze generose che spesso hanno questi locali, è infatti possibile inserire soppalchi e ballatoi, per ampliare gli spazi a disposizione, creare interessanti geometrie e articolare i volumi.

Per omogeneizzare gli spazi, si utilizza di solito come materiale per la pavimentazione, la resina o il parquet piuttosto materico. Nella scelta dello stile con cui caratterizzare un loft, un approccio minimalista è ottimale per far risaltare gli spazi. Ma come arredare un loft? Per quanto riguarda l’arredamento loft vero e proprio, per sottolinearne il carattere “industriale”, basta inserire tra gli arredi, pezzi vintage o dal sapore retrò, che diano un sapore un po’ eclettico. Attenzione a non utilizzare troppi mobili: si rischia di riempire in maniera esagerata gli spazi, e mantenerne l‘ariosità.

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